AGGIORNAMENTO: CZ, il CEO di Binance, ha confermato che il programma è ciclico e che periodicamente il gruppo – su tutti i settori di spesa – rimuove chi offre prestazioni non adeguate.
Secondo quanto riportato in anteprima da Colin Wu e poi confermato da Binance – sebbene con altre motivazioni – l’exchange primo per volumi e per numero di utenti al mondo starebbe procedendo con un round di licenziamenti. Tutto questo mentre, ricordano correttamente le testate – Binance aveva negato per il 2023 questa possibilità.
Tuttavia, secondo la risposta offerta da Binance, si tratterebbe di licenziamenti che non riguardano la necessità dell’exchange di ridurre personale, ma piuttosto di sostituzioni dettate dalle performance dei singoli dipendenti o dall’assenza di allineamento culturale degli stessi con la mission di Binance.
Per quanto riguarda il numero dipendenti che avrebbero subito questa sorte, l’exchange si è rifiutato di commentare.
L’anno nero degli exchange? Forse sì, ma secondo Binance per loro sarà diverso
La notizia ha fatto rapidamente il giro del web, dato il pessimo momento vissuto dagli exchange. Un anno pessimo – principalmente per i volumi – che però sembrava dovesse risparmiare Binance.
Alla pessima situazione per diversi exchange abbiamo dedicato l’ultimo numero del nostro Magazine – Puoi iscriverti qui per leggerlo – gratis ancora per poco.
E invece secondo quanto ha riportato Colin Wu e secondo quanto è stato anche confermato da Binance, sarebbero in corso dei licenziamenti. Licenziamenti che però, almeno secondo quanto è stato specificato dall’exchange a The Block, riguarderebbe non la necessità di ridurre il personale, ma sostituzioni periodiche per performance – e per tutti quei dipendenti che non sembrano allineati con la cultura aziendale.
Secondo sempre quanto riportato da Colin Wu, ai dipendenti licenziati saranno offerte liquidazioni e piani di conciliazione, a seconda della giurisdizione nella quale operano.
- Ci sono comunque ancora assunzioni in corso
La risposta di Binance sembrerebbe essere confermata nella veridicità dal fatto che alcuni dipartimenti dell’exchange stanno continuando ad assumere. La cosa dunque lascerebbe pensare a periodiche verifiche della redditività di alcune attività e il conseguente ridimensionamento di certi team a favore di altri.
Per gli exchange comunque un lungo inverno
A prescindere da come verrà interpretata la notizia dai più – lecito pensare che tra i licenziamenti di routine ce ne sia qualcuno per necessità – si tratta di un lungo inverno per gli exchange, il quale non è stato certamente interrotto dal rialzo di Bitcoin per tutto il 2023.
A mancare sono – come abbiamo detto più volte su Criptovaluta.it – anche i volumi, sempre più scarsi e bassi su livelli del 2020 per aprile e maggio. Servirà, per rasserenare gli ambienti, un ritorno forse non al 2021, ma quantomeno al 2022. Pena il vedere qualcuno degli exchange meno solidi – non è il caso di Binance – continuare a soffrire.
Sul tema torneremo anche domani sul nostro Magazine, occupandoci specificatamente di Crypto.com – uno degli exchange più utilizzati in Italia e anche uno di quelli di cui si sa meno.