Il mondo di Bitcoin e crypto avanza, nonostante le resistenze di alcune giurisdizioni. La notizia più importante della settimana arriva da Mercado Bitcoin, il più importante degli exchange che operano in Brasile che venerdì 2 giugno ha ottenuto una licenza come istituzione per i pagamenti dalla banca centrale del paese. Un passo in avanti importante per il mondo degli exchange, che dove possibile sembrerebbero cercare non solo compliance, ma anche un’organizzazione più articolata.
La notizia arriva nella stessa settimana durante la quale Crypto.com ha ottenuto licenza a Singapore sempre come istituzione che potrà emettere moneta elettronica e occuparsi di pagamenti.
Tutto questo mentre a Washington ancora si discute dello status di alcune criptovalute, discussione che si trascinerà ancora avanti per mesi – se non anni. Non a Brasilia, a quanto pare, al centro di un paese dove di aperture verso il mondo Bitcoin e crypto ce ne sono state già diverse.
Un ok importante quello della Banca Centrale del Brasile. Mercado Bitcoin, che è tra i più importanti exchange che operano nel paese, ha ottenuto licenza come istituzione di pagamento nel paese.
L’approvazione della banca centrale è un passo importante, in quanto ci permette di espandere ulteriormente il nostro business, offrendo esperienze sempre più complete ai nostri clienti.
Questo è il commento di Roberto Dagnoni, CEO della compagnia, entusiasta per l’ottenimento della licenza.
Nei piani di Mercado Bitcoin ci sarebbe l’espansione ulteriore di certi servizi di pagamento e di investimento, includendo prodotti misti tra finanza tradizionale e crypto / Bitcoin, in aggiunta a un sistema di carte – come tante ne abbiamo già viste e utilizzate in Europa.
In Brasile l’interesse per il mondo crypto e Bitcoin è tra i più elevati al mondo, con il gruppo che può già vantare 4 milioni di utenti per i suoi servizi. Nella borsa locale sono inoltre quotati già diversi ETF su Bitcoin e cripto a alta capitalizzazione, segno di un paese decisamente più aperto degli USA, nonché dei paesi limitrofi.
Le notizie dell’ultima settimana dovrebbero rendere chiaro il quadro che si sta delineando su scala mondiale. Mentre le maggiori giurisdizioni – almeno in termini economici – continuano a discutere e spesso restringere il campo di applicazione possibile del mondo crypto, altre, come il Brasile, continuano nel loro percorso di graduale apertura.
È stata questa anche la settimana del ritorno delle crypto a Hong Kong, un ritorno atteso (e in parte ingigantito), altro segnale però di una tendenza che almeno a certe latitudini starà finalmente cambiando.
Non piacerà a qualcuno – comprensibilmente – ma è una delle tendenze con le quali fare i conti per i prossimi mesi e i prossimi anni: la maggiore strutturazione di exchange che puntano a diventare delle simil-banche con i piedi però ben piantati nel mondo di Bitcoin e delle criptovalute.
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