Nella tarda serata di martedì 6 giugno, SEC ha richiesto alla corte di competenza un intervento urgente per il congelamento degli asset riconducibili all’entità statunitense di Binance. Una mossa non a sorpresa – e dovuta già in virtù della denuncia dello scorso lunedì – che per molti avrebbe significato l’inizio di importanti problemi per l’exchange.
Abbiamo i dati però, che non mentono mai e che non hanno bisogno di aggiustarsi a nessuna narrativa acchiappaclick. E quanto abbiamo scoperto in realtà è molto diverso da quanto vi stanno raccontando analisti, profeti di sventura e altri soggetti che si sono ben guardati da andare ad analizzare i dati che tutti hanno in loro possesso.
Dal 4 giugno Binance ha visto fuoriuscire dal suo exchange una quantità minima di Bitcoin, nel complesso meno del 5%, a fronte di un attacco congiunto da parte di SEC e delle corti – a fronte di accuse molto pesanti e che – in assenza di una reputazione solida – avrebbero probabilmente potuto causare dei danni importanti. Non è stato così – e i dati che condivideremo con voi tra poco dimostreranno chi ha torto e chi ha ragione.
All’intera vicenda tra SEC, Binance e Coinbase dedicheremo il prossimo numero del nostro Magazine. Iscriviti qui per riceverlo gratis nella tua casella di posta – i posti gratuiti sono in esaurimento.
C’è stato il tanto atteso bank run su Binance. Gli utenti hanno liquidato le loro posizioni e sono fuggiti a gambe levate? A guardare i dati assolutamente no. Il grafico, che abbiamo ricavato dai dati di Glassnode, sembrerebbe raccontare una storia molto diversa.
A partire da febbraio Binance ha avuto un trend fortemente positivo per quanto riguarda la quantità di Bitcoin che gli utenti depositano presso la piattaforma. Il tutto a fronte di un trend generalmente negativo dallo scorso novembre, segno che se di movimenti vogliamo parlare, sono movimenti generalmente positivi.
Secondo i dati diffusi da Glassnode, circa 15.000 rispetto allo scorso 4 giugno, che è stato il picco locale dei Bitcoin trattenuti dagli utenti sulla piattaforma. Parliamo di circa il 2,5% del totale che è trattenuto sull’exchange, segnale che di grandi fughe, a meno di dati in forte ritardo rispetto alla situazione reale, non ce ne sono state.
I dati che invece sono forniti da Coinglass sono leggermente diversi sul totale, ma parlano comunque di una riduzione dei Bitcoin depositati su Binance intorno al 2,5%.
Bank run non è stato – e l’exchange, passato questo periodo di turbolenza sul breve, può tornare a far finta di nulla, nonostante due fronti legali aperti, uno contro CFTC, uno contro SEC.
E per quanto potrebbe interessare la vicenda, non riguarda tutti quegli utenti che operano su Binance.com e non su Binance.us. L’azione di SEC è tesa – ammesso che venga accordata dalla corte competente – a colpire l’azienda nella sua protesi statunitense.
Per quanto voglia apparire un’agenzia con poteri urbi et orbi, a questo dovrà limitarsi SEC. Mentre nel resto del mondo sarà, come dicono gli americani, business as usual.
Se l’intenzione era quella di causare un bank run, è stata frustrata. Vedremo come evolverà la situazione nelle prossime ore.
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Vedi Commenti
Io devo parzialmente, e per un breve periodo, abbandonare Binance, ma non per colpa della SEC, bensí dell'italia. Per via del ban a Monero (la mia preferita, della quale avevo la piú alta percentuale nel wallet custodial su Binance). Ma, avendo io moglie russa, e, prendendo a breve la residenza a Mosca, laddove non c'é nessun ban libertiida (come confermatomi dagli stessi operatori, in chat, di Binance) potró riprendere ad operare anche con Monero. Mi tocca, nelle more, una triangolazione con un wallet non custodial
Onestamente mi fido molto piú dell'universo cripto che non della finanza - valutaria obsoleta, delle monete fiat, e dei loro enti regolatori.