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Consumatori UE contro le CRYPTO | “FERMATE LE PUBBLICITÀ!”

Associazione Consumatori UE chiede norme più restrittive per le crypto sui social.
2 anni fa
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Altre grane per il mondo crypto? Così sembrerebbe, o almeno così vorrebbero quelli di BEUC, associazione sovranazionale che raccoglie alcune organizzazioni di consumatori, che in un report poi trasformato in denuncia presso le autorità di Bruxelles hanno chiesto norme più stringenti per il settore crypto.

O meglio, le hanno chieste per quanto riguarda le pubblicità sui principali social network, citando come ultimo esempio degli effetti nefasti di tali pubblicità quanto Elon Musk ha recentemente fatto su Twitter. In pericolo ci sarebbero, neanche a dirlo, i consumatori, in balia di personaggi senza scrupoli che li espongono a rischi tipici di asset ad alta volatilità come le crypto.

Non è chiaro che tipo di conseguenze potrà avere questo report e le conseguenti denunce ai piani alti. L’idea sarebbe quella di costringere Facebook e altre società del settore a dare una stretta alle possibilità di pubblicità crypto sulle loro piattaforme. All’associazione partecipa anche Altroconsumo, decisamente popolare in Italia.

Divieto di promozione di prodotti crypto

La prima richiesta sarebbe quella di inserire, sui Termini di Servizio di tali piattaforme, un divieto di pubblicità di prodotti crypto per tutti gli utenti. Non è chiaro se si tratti soltanto di restrizioni che riguardano i token e la vendita degli stessi, o anche di prodotti informativi collaterali, come corsi o libri.

Al tempo stesso si richiederebbe alle piattaforme di inviare dei report periodici su tali attività all’Unione Europea, al fine di misurare i risultati ottenuti e impedire così ulteriori danni per i consumatori.

Non è chiaro però dove sia il limite

Policy troppo lassiste

Questo è il cuore dell’accusa di BEUC verso piattaforme come Instagram, Twitter, YouTube, TikTok, per quanto in realtà il report confermi che sono presenti delle limitazioni, i cui criteri però a detta dell’associazione, sarebbero troppo oscuri o comunque inefficienti.

Tra le pubblicità citate ci sono anche quelle di Cristiano Ronaldo per Binance, così come le attività personali di Elon Musk a favore di Dogecoin. Almeno a guardare il materiale fornito da BEUC, nel mirino ci sarebbero anche quegli influencer che indirettamente promettono guadagni a chi investe nelle cripto.

Rimane poco chiaro però il limite che vorrebbero imporre: colpirebbe tutte le attività, anche quelle informative? Probabilmente sì, ed è di questo che si dovrà poi discutere nelle sedi competenti.

Addio “shilling”

A qualcuno farà piacere vedere un taglio netto delle attività di cosiddetto shilling, le attività tese a sponsorizzare senza troppi scrupoli progetti poco solidi e nati al solo scopo di essere pompati.

Tuttavia ci sarà da considerare eventuali limitazioni anche a normalissime analisi – con tutti i crismi di professionalità e inclusive di avvisi sui rischi – così come di semplici tweet degli utenti che ritengano più o meno possibile che ad esempio Bitcoin continui ad apprezzarsi.

Una questione di sola protezione dei consumatori o anche di libertà di affermare quello che si ritiene giusto, prendendosene le responsabilità? Fateci sapere la vostra. Intanto siamo certi che qualcuno, anche tra i volti noti, finirà per passare qualche notte insonne.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • L'avevo già riportato in tempi non sospetti in un precedente commento che c'era bisogno di due nuove fasi per il settore cripto, una fase di Pulizia alla quale stiamo assistendo attualmente e poi una fase del Silenzio perchè il troppo parlare o pubblicizzare o prevedere dando numeri che non hanno senso tanto per attirare gli sprovveduti non fa bene al settore. La cosa migliore da fare è informarsi su Criptovaluta.it e trarre le proprie conclusioni su come muoversi sul mercato con la consapevolezza comunque che tutto il mercato cripto è legato al tasso di adozione e in questo momento non ci sono i motivi per cui il valore di bitcoin debba essere maggiore di quello che riportano i dati. Arriverà il momento di nuovi massimi ed è li che bisogna essere bravi a percepire i segnali di un nuovo interesse da parte dei capitali che contano. Tutto ciò che sale prima o poi scende, c'è solo un'incognita difficile da prevedere, il Tempo. Se credete in questo settore allora posizionatevi e aspettate. Non vi dirò mai che il bitcoin fra tre mesi arriverà a 100.000 USD se non lo percepisco veramente. Quando tutti i maggiori esperti del settore lo davano a 100.000, consigliavo a chi mi seguiva di portare a casa i guadagni e rimanere posizionato con il capitale iniziale perchè percepivo che non sarebbe arrivato a 100.000 perchè troppi lo davano per scontato e chi mi ha seguito mi sta ancora ringraziando.

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