Mentre qualcuno si aspettava un fuggi fuggi, c’è chi in realtà conferma il suo supporto per il mondo crypto, mondo che almeno in termini di accesso presso le grandi masse di piccoli investitori ha certamente contribuito a far crescere. A parlare è eToro, realtà che non è attiva soltanto in Europa ma anche negli USA, paese dove si sta consumando quella che – già a pochi giorni di distanza – sembra una tragedia da ridimensionare fortemente.
eToro – questo è il suo sito ufficiale – ha confermato il suo impegno nel mondo crypto, sostenendo la necessità di offrire ai propri utenti accesso a listini diversificati di asset che comprendano anche questa nuova categoria. Costi quel che costi – e con qualunque tipo di rapporto si debba intrattenere con i regolatori in tutto il mondo.
Questo all’interno di un’interessante mini-intervista rilasciata a Decrypt. Oltre alla questione specifica di eToro – può essere certamente utile per vivere in modo più tranquillo un passaggio sì epocale, ma che non crediamo metterà la parola fine sull’intera industria.
Un attacco al mondo crypto che per molti potrebbe essere un colpo mortale. Leggi il nostro dossier – lo trovi qui sul nostro Magazine, gratuitamente.
eToro è stata tra le prime società per investimenti retail ad offrire a listino un’ampia gamma di criptovalute, partendo da quelle con una buona capitalizzazione e un buon seguito anche tra i clienti generalisti. Il gruppo è attivo anche negli USA, dove è dotato di regolare licenza – non potrebbe fare altrimenti dato che offre anche security e asset classici – ed ha da dire la sua in anticipo rispetto a quanto fatto poi da Robinhood e del quale parleremo al termine di questo approfondimento.
Rimaniamo supporter delle cripto e crediamo nell’importanza di offrire ai nostri utenti accesso a un insieme di asset diversificato. Questo vuol dire lavorare a stretto contatto con i regolatori a livello globale – per dare forma al futuro dell’industria cripto e per essere leader nell’accesso per gli investitori ordinari.
Impegno che è un po’ l’essenza della proposta commerciale di eToro: offrire tramite la medesima interfaccia accesso a tutto il mondo degli investimenti: dal forex alle azioni, passando poi anche per le crypto. Nel momento in cui scriviamo ne sono disponibili circa 80, con nuovi inserimenti che vengono effettuati periodicamente.
E lo fa eliminando dai suoi listini negli USA Cardano, Polygon Matic e anche Solana.
Il perché di questo passo indietro si può facilmente spiegare con il recente attacco di SEC anche a queste criptovalute, che sono state dichiarate security all’interno delle denunce contro Binance prima e contro Coinbase poi.
Staremo a vedere quale sarà il comportamento in questo senso di eToro. Il messaggio però è chiaro: chi si aspettava di chiudere in fretta e furia il capitolo crypto presso gli hub di investimento adatti anche a chi non ne sa ancora nulla è destinato a rimanere deluso.
Sarà una questione di commissioni, per carità. Ma questa volta vi invitiamo a cercare di andare oltre: prendere posizione oggi, con volumi ai minimi e con il mondo crypto che si trascina dietro un discreto numero di problemi per le società strutturate, non è da tutti.
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Nessuno sa cosa c'è di vero attorno a questa scelta di Robinhood e può darsi che centrino anche delle influenze politiche.. Sta di fatto che questo mercato fa gola a tutti e quando le cose si normalizzeranno tutto ciò che è sceso fino ad oggi lo vedremo risalire molto velocemente. Guardate il Progetto Bakkt, dietro c'è il numero uno del NYSE che di potere ne ha parecchio, non penso che voglia far fallire il progetto, bisogna solo avere pazienza che i poteri forti trovino un accordo. In questo momento il principale obiettivo di SEC e Company è far perdere interesse agli investitori e cercare di manovrare il mercato. Io non credo che il mercato cripto e di bitcoin siano correlati con il NASDAQ anche se ci troviamo di fronte ad una intersecazione di progetti comuni i problemi sono diversi.