Le quotazioni di Cardano (ADA) stanno attraversando anche oggi una pesante sessione di arretramento contro dollaro americano. Quando sono le 18:34 di venerdì 9 giugno, ADA perde il -3.69% a quota 0.3109, ed ha da pochi minuti raggiunto minimi relativi a quota 0.3100.
Appena domenica scorsa, le quotazioni oscillavano ancora in relativa tranquillità sopra quota 0.3800. In questo breve lasso di tempo la crypto ha quindi già lasciato sul terreno quasi il 20% del suo valore. La valanga di vendite, ancora in corso, è stata scatenata dalle accuse della SEC nei confronti di due importanti Exchange, come Coinbase e Binance.
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Nell’ambito di queste accuse, gli organi di controllo finanziari statunitensi vorrebbero imporre il riconoscimento di status di security ad alcuni token molto popolari, tra cui appunto ADA. Stiamo seguendo l’evolversi della situazione con frequenti aggiornamenti sul sito.
Ricordiamo che Cardano è uno degli asset crittografici più capitalizzati in assoluto. Ricopre attualmente il settimo posto in questa particolare classifica a livello globale, in virtù di una raccolta complessiva che si avvicina agli 11 miliardi di dollari. Ogni giorno ADA scambia un controvalore medio pari a circa 330 milioni di dollari; si tratta quindi di una delle crypto più conosciute tra gli operatori.
Il grafico con candele settimanali evidenzia in maniera molto intuitiva lo strappo ribassista che si sta verificando su questo mercato durante la settimana in corso. Cardano ha già forato due supporti di rilievo, il primo dei quali era posizionato in zona 0.3500 e il secondo tra 0.3270/0.3320. Le quotazioni si stanno ora avvicinando molto rapidamente alla zona dei minimi toccati lo scorso marzo a 0.2975.
Per quanto riguarda gli scenari relativi al medio-lungo periodo, rimandiamo all’apposito approfondimento pubblicato appena lo scorso aprile, e ancora pienamente valido. Cardano è costantemente tenuto sotto monitoraggio in quanto appartenente alla lista delle 35 cryptovalute che a nostro giudizio sono da prediligere per posizioni da cassettista. L’elenco, sempre aggiornato, è ovviamente disponibile sul sito.
Rimanendo invece ad un orizzonte temporale di breve-brevissimo periodo, possiamo identificare su grafico a barre da 30 minuti la disposizione aggiornata dei livelli tecnici validi per le prossime 5-10 giornate.
Constatiamo, innanzitutto, come i valori siano stati respinti con decisione dalla fascia delle resistenze identificate con l’analisi più recente (venerdì 26 maggio). I prezzi hanno già raggiunto in settimana il target principale ribassista che avevamo posto a 0.3240, ma tale livello non si è rivelato sufficiente a contenere la pressione in vendita.
Riteniamo tuttavia che essa tenderà ad affievolirsi durante questo fine settimana, vista la presenza di forti livelli di supporto posizionati a 0.3050 e 0.2970. Si tratta di punti da cui ci aspettiamo una reazione provvisoria in direzione della prima resistenza, situata adesso a 0.3288/0.3318.
Sia tale livello che quello di resistenza principale, posto a 0.3503/0.3543, costituiranno luoghi di ripresa del ribasso in caso di recuperi. Le aspettative sono di provvisoria stabilizzazione nello spazio tra i supporti intermedi e la prima resistenza, in preparazione alla rottura ribassista con proiezioni sul nuovo target aggiornato di quota 0.2794/0.2806. Lo scenario descritto potrà essere accantonato solo dopo l’eventuale rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 0.3543.