Anche Bank of China nel mondo crypto? Non esattamente, ma è comunque una grande notizia che arriva dal Lontano Oriente. BOCI, che è la banca di investimento legata appunto a Bank of China, ha emesso il primo titolo finanziario tokenizzato della sua storia. E lo ha fatto su Rete Ethereum.
Un buon segnale per la DeFi in generale e per le opportunità infrastrutturali che l’universo Ethereum può offrire anche al mondo della finanza tradizionale. Un legame che in molti ritenevano ormai reciso durante l’ultimo bear market e che invece continua a portare a casa risultati importanti.
L’ecosistema di Ethereum si dimostra ancora una volta in uno straordinario stato di salute – ne abbiamo parlato qui sul Magazine – dopo il passaggio a PoS e l’attivazione dei prelievi dallo staking, procedure delicate, ma che non hanno causato grossi problemi sul piano tecnico.
Parliamo di istituzioni molto importanti del mondo finanziario classico. E hanno scelto Ethereum per l’emissione del primo asset tokenizzato della loro storia. Si tratta di note per circa 28 milioni di dollari che sono state emesse legalmente a Hong Kong, paese che è già al centro delle narrative e delle discussioni sul mondo crypto grazie ad una parziale riapertura avvenuta proprio il 1^ giugno scorso.
Questa transazione segna il primo prodotto di questo tipo nell’area asiatica del Pacifico, di giurisdizione a Hong Kong e in Svizzera e tokenizzato su rete Ethereum. Un’introduzione di successo per security regolamentate su una blockchain pubblica.
Questo il commento di UBS e BOCI, che è appunto ramo banca d’affari di Bank of China. UBS non è nuova a questo tipo di iniziative, avendo condotto esperimenti poi andati a buon fine anche in Europa e nel Regno Unito.
Per Ethereum si tratta di una sorta di ritorno alle origini, dopo che diverse iniziative avevano fatto apparire come in vantaggio nello spazio della finanza tradizionale e DeFi.
A prescindere dal fatto che si tratti di titoli classici che trovano sulle blockchain pubbliche soltanto ospitalità in termini di infrastruttura, si tratta comunque di un ottimo segnale per il mondo crypto, falcidiato da un bear market anche dei volumi e che invece sta lanciando anche dei segnali molto positivi che arrivano dai mondi forse più inaspettati.
Staremo a vedere se a tali esperimenti seguiranno ulteriori impegni di questi importanti intermediari finanziari. In Europa ci sono altre questioni in ballo e anche in Italia ci sono stati dei tentativi, per quanto su rete Algorand.
Non è finita qui, direbbe qualcuno. E lo diciamo anche noi: il periodo non brillante per i mercati non deve trarre in ignanno: i bear market sono certamente duri, ma anche un ottimo modo per costruire.
Il prezzo di Ethereum non sembrerebbe aver avuto dei movimenti di rilevo in seguito a questa notizia. I movimenti però potrebbero esserci sul medio e lungo periodo – quando i progetti pilota per la tokenizzaziione degli asset si faranno più concreti e più importanti.
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