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Le quotazioni di Ethereum (ETH) sono ferme in stabilizzazione da due giornate contro dollaro americano, nello stretto range compreso tra 1777.31 e 1719.27. Quest’ultimo livello corrisponde ai minimi toccati dalla crypto sabato 10 giugno scorso, al culmine di una fase di discesa che sta proseguendo dai massimi del 16 aprile e che, finora, ha condotto ad una perdita di valore del -19.61%.
Cominciamo col dire che Ethereum sta reggendo egregiamente alla furiosa ondata di vendite che si è abbattuta sull’intero comparto delle valute digitali nel corso delle ultime settimane. Sono stati colpiti, in particolare, tutti quei token citati direttamente dalla SEC nell’ambito delle sue denunce contro Coinbase e Binance, di cui abbiamo parlato in maniera diffusa sul sito.
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Per quanto riguarda invece le news direttamente collegate ad Ethereum, ci sarebbero da segnalare anche oggi ottime novità. Nientemeno che dalla Cina, Paese non propriamente crypto-friendly, sta infatti arrivando una chiara indicazione delle enormi opportunità che l’ecosistema di Ethereum è in grado di offrire anche al mondo della finanza tradizionale.
La lettura del grafico a candele settimanali non evidenzia indicazioni di esaurimento imminente della pressione ribassista, ancora in vigore da aprile. La candela rossa prodottasi la scorsa settimana ha generato nuove resistenze e aperto la strada ad un probabile ampliamento della debolezza fino alla zona dei 1600.00 dollari.
Proprio in corrispondenza di tale area è posto il picco-limite di volatilità statisticamente raggiungibile nel giro di 1-3 settimane. Si tratta, quindi, di un’area di probabile reazione, raggiunta la quale ci metteremo in attesa della formazione di segnali di ripartenza degli acquisti. A quanti fossero interessati ad approfondire il funzionamento dei segnali tecnici, rimandiamo alla nostra guida costantemente arricchita di nuovi contenuti.
Ethereum rimane saldamente ancorato al secondo posto mondiale per quanto riguarda la classifica delle cryptovalute più capitalizzate, con una raccolta complessiva superiore ai 120 miliardi di dollari. Si tratta quindi di un token estremamente liquido, facilmente scambiabile su tutti i migliori Exchange.
In virtù della sua importanza e popolarità è stabilmente inserito all’interno della nostra lista delle 35 cryptovalute da prediligere per posizioni da cassettista. Recentemente abbiamo pubblicato un dettagliato approfondimento con le previsioni di lungo periodo, dettate anche da considerazioni di carattere fondamentale oltre che tecnico.
Passiamo all’analisi del grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, per localizzare la posizione dei principali riferimenti tecnici da utilizzare nel corso delle prossime 5-10 giornate. Constatiamo innanzitutto come, rispetto al nostro più recente aggiornamento, i prezzi abbiano raggiunto largamente il target rialzista che era stato posizionato a 1872.00, segnando massimi relativi a 1983.40 già il 7 giugno.
Di lì in poi, è tornata a farsi dominante la pressione in vendita fino ai minimi relativi del 10 giugno, già menzionati, toccati a 1719.27. Le nuove resistenze sono disposte ora a quota 1780.50/1790.50 e quota 1865.00/1876.50. Si tratta dei livelli ove si sta concentrando la maggior attività dei venditori in questa fase. Entrambe le resistenze costituiranno punti di ripiegamento in caso di nuovi recuperi. Mentre sono le 20:20 di lunedì 12 giugno, Ethereum viene scambiato a 1735.00 dollari, con un calo del -1.04% su base giornaliera.
Da un punto di vista tecnico sarebbe preferibile intervenire short solo su nuovi test almeno della prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 1780.50. Le proiezioni indicano un target a 1623.00/1630.00. Per approfondire in maniera ancor più completa lo scenario su Ethereum, rimandiamo anche alla lettura dell’analisi on-chain pubblicata proprio in questi giorni.
