FOMC decide per nessun rialzo, Jerome Powell si lascia scappare qualche parola di troppo e – a poco dalla fine della conferenza stampa del leader di Fed, i mercati pagano un prezzo relativamente salato per un outlook per il futuro economico ancora complesso e difficile da leggere, anche per la più potente e importante banca centrale del pianeta.
Non è stato uno stop ma uno skip, ovvero non la fine dei rialzi dei tassi negli USA, ma semplicemente un rimandare la decisione al prossimo appuntamento del FOMC, che ci sarà a fine luglio.
Bitcoin nel frattempo perde i 25.000$ e prova a riconquistarli a fatica. Ethereum torna sotto i 1.6100$, cifra che non si vedeva da tempo – e gli orsi brindano dopo una riunione i cui canoni erano noti a tutti da almeno 2 settimane. Ma cosa sta succedendo nel mondo crypto? A cosa dobbiamo questo crollo? Cosa c’è di preoccupante o cosa invece deve essere inteso come una reazione estemporanea e di pancia di mercati che non sembrano più saper gestire le emozioni?
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Bitcoin giù, crypto giù: è finalmente arrivato il momento di preoccuparsi?
FOMC decide per zero rialzi almeno per la riunione di giugno. I mercati se lo aspettavano e reagiscono inizialmente con un po’ di volatilità in un campo ristretto, terreno ideale per gli scalper. Nulla che lasciasse però presagire quanto è avvenuto poi in tarda serata (ora italiana). E cioè il crollo verticale di quasi tutto il settore, con prezzi che non si vedevano da tempo.
- Segnalati altri due rialzi da 25 bps
Per quanto Powell si sia poi morso le labbra dopo aver pronunciato la parola skip, sembra chiaro anche dai dot plots che da Fed si aspettano in maggioranza almeno 2 rialzi da 25 bps prima di arrivare al massimo dei tassi, che segnerà poi il picco dal quale scendere e tornare su livelli più bassi.
- Ci sarà da aspettare, ma…
Jerome Powell ha anche confermato che il meeting prossimo di luglio sarà un live meeting – e cioè che si deciderà in tempo reale tenendo conto dei dati, senza preconcetti e senza pregiudizi. Quindi non è certo che ci sarà un rialzo, ma non è certo neanche che ci sarà un altro stop. Per ora i mercati prezzano al 30% un altro stop e al 70% invece una ripresa dei rialzi.
Un contesto che il mercato azionario sembrerebbe aver assorbito però con maggiore elasticità, per poi risalire e mantenersi su livelli di prezzo vicini a quelli pre-FOMC. Non è accaduto, come evidente, al mercato crypto.
Le specificità del mercato crypto e Bitcoin: c’è qualcosa di cui preoccuparsi?
Non sembra ci siano al momento delle condizioni specifiche del mercato crypto che lo collochino in posizione peggiore rispetto agli altri mercati di rischio. Ci sono da valutare le stesse identiche questioni che erano sul tavolo ieri, la scorsa settimana e anche lo scorso mese.
- Volumi
Continuano a essere molto bassi, cosa che da un lato potrebbe permettere un inversione del trend anche con pochi capitali in ingresso e che dall’altro invece segnala uno scarso interesse per il mercato da parte del grosso degli investitori. Il momento di volumi bassi si protrae da aprile, con giugno che potrebbe essere – se così dovesse continuare, peggiore di maggio, che a sua volta era peggiore di aprile, che era a sua volta anni luce distante dai volumi di marzo.
- Dominance di Bitcoin
Ormai da un po’ vicina ai massimi da 3 anni a questa parte. Segno questo di una debolezza eccessiva del settore altcoin, esacerbata durante l’ultima settimana dalla causa di SEC contro tutto e tutti.
Cosa aspettarsi ora?
A nostro avviso una normalizzazione a breve, a patto che tengano i 24.500$ per Bitcoin. Il mercato crypto, anche quando caratterizzato da volumi così bassi, continua ad avere reazioni che riterremmo inconsulte in ogni altri tipo di mercato.
La soluzione più chiara per questa serie di eventi è un ritorno, più o meno lento, alla normalità e probabilmente al recupero di livelli di prezzo più interessanti.
Da tenere d’occhio però diverse situazioni che stanno maturando, come l’ennesimo tentativo di attacco ai danni di Tether, del quale avremo modo di parlare in modo approfondito durante la giornata.