Le quotazioni di Solana (SOL) hanno raggiunto nuovi minimi relativi a quota 12.93 appena sabato 10 giugno scorso, al culmine di una fase di arretramento cominciata sin dai massimi di fine febbraio, a 27.11 contro dollaro USA.
Il grosso delle vendite è maturato per SOL a partire da domenica 4 giugno scorso. A far capo da tale data, il token ha inizialmente perso, in meno di sette giornate, poco più del 42% del suo valore, salvo poi effettuare un ampio rimbalzo tra il 10 e l’11 giugno (+25.06%), fino a quota 16.17.
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Nelle quattro giornate successive, il mercato non è riuscito a reggere i livelli raggiunti in fase di rimbalzo ed ha ricominciato a cedere sotto al peso della pressione in vendita, ancora a tutt’oggi molto elevata. Il grafico ad ampia scansione temporale, con candele settimanali, evidenzia come sia stata sfondata al ribasso durante la fase di maggior slancio ribassista la “vecchia” area di supporto che si trovava fra 15.75/16.25. Tale area corrispondeva alla zona ove erano stati segnati i minimi relativi dello scorso marzo, quota 16.02.
La negatività dominante che sta pesando sulle quotazioni di questo token è dovuta alla recente causa intentata dal massimo organismo di controllo finanziario americano, la SEC, nei confronti di due importanti Exchange quali Binance e Coinbase.
Nell’atto di accusa della SEC erano specificatamente nominate alcune cryptovalute, tra cui appunto Solana, che secondo l’autorità dovrebbero essere considerate alla stregua di una qualunque security.
Trovarsi, suo malgrado, nel pieno occhio del ciclone, ha purtroppo impattato negativamente sull’appeal che questa crypto esercita nei confronti degli operatori. Ricordiamo tuttavia che Solana rimane uno degli asset crittografici di maggior capitalizzazione a livello mondiale, con una raccolta complessiva che si avvicina agli otto miliardi di dollari.
Quotidianamente il token scambia 390/400 milioni di dollari di controvalore ed è facilmente tradabile su tutti i migliori Exchange. Dobbiamo ricordare che Solana non fa attualmente parte dell’elenco delle nostre 35 “prime scelte”, le valute digitali da prediligere all’atto della composizione di portafogli di lungo periodo. Si tratta di un elenco che manteniamo costantemente aggiornato sul sito.
Per chi fosse interessato ad approfondire il quadro di medio-lungo periodo su Solana, anche alla luce degli elementi di carattere fondamentale che circondano questa particolare cryptovaluta, suggeriamo la lettura dell’approfondimento pubblicato a metà aprile ed ancora pienamente valido.
Su grafico a barre da 30 minuti dobbiamo effettuare una revisione completa ai riferimenti tecnici rispetto all’analisi pubblicata il 1° giugno scorso. La crypto ha infatti violato l’ex livello di sicurezza che si trovava a 19.24, consentendo la formazione di nuove resistenze che sono comunque poste non prima di quota 15.82/16.04 e 17.22/17.45.
È ancora possibile che, nel corso delle prossime 5-10 sedute, Solana provi ad effettuare un ultimo colpo di coda rialzista in direzione delle resistenze stesse, pur rimanendo inserito in un contesto ribassista che punta al raggiungimento dell’area-target tra 11.52/11.75. Le resistenze costituiranno, quindi, altrettanti punti di probabile ripartenza del ribasso almeno fino a domenica 25 giugno prossimo.
Da un punto di vista tecnico sarebbe preferibile impostare posizioni short solo in caso di recuperi, da prezzi in ogni caso non inferiori a quota 15.26. Lo scenario descritto verrebbe accantonato solo in caso di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 17.45. Si tratta comunque di uno scenario alternativo, che allo stato attuale pare poco probabile.