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Altro attacco ai crypto exchange | ETF è un problema per…

Un eventuale ETF di Blackrock su Bitcoin Spot potrebbe essere un problema per gli exchange crypto.
1 anno fa
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La notizia di Blackrock e della richiesta di approvazione di un ETF Spot Bitcoin avrà delle ripercussioni potenzialmente importanti anche per gli exchange, che forse non tutti hanno considerato. Potenziali conseguenze che si aggiungono ad altre che si sono create anche a causa dei recenti interventi del regolatore.

La questione è complessa, potrebbe ridefinire il mondo degli exchange e più in generale il mercato Bitcoin e crypto e potrebbe diventare la classica goccia che fa traboccare il vaso. Il vaso è quello della sostenibilità di certi exchange, in particolare i più piccoli e quelli che non hanno fonti alternative di introiti.

Della questione, prima che Blackrock presentasse il suo Trust/ETF, abbiamo parlato sul nostro Magazine – in un numero che fa le pulci ai conti degli exchange e alla loro sostenibilità anche finanziaria.

Sì, l’eventuale approvazione di questo ETF può essere un problema per gli exchange

Il punto è il seguente: se l’ETF/Trust di Blackrock dovesse avere delle commissioni competitive, potrebbe erodere almeno una parte degli introiti degli exchange. Non possiamo avere prove anticipate di quanto accadrà eventualmente solo in futuro, ma riteniamo al tempo stesso che il ragionamento sia solido a sufficienza per essere considerato quantomeno verosimile.

  1. ETF quotato al NASDAQ

E che per proprietà traslativa incorpora almeno una parte della credibilità di quella borsa. Scambiare un titolo al NASDAQ e con broker che l’uomo medio è abituato a utilizzare magari per comprare azioni o altri tipi di titoli.

  1. Potrebbe anche giustificare un premium nelle commissioni

Il canale ETF/NASDAQ, percepito come più sicuro e più rassicurante, potrebbe anche permettersi di richiedere un premium, una commissione leggermente più elevata di quelle praticate dagli exchange. Al tempo stesso va ricordato che il grosso degli exchange, per gli acquisti spot, pratica ancora delle commissioni molto elevate. E no, non è il caso di paragonare le piattaforme interne di trading a basse commissioni con le operazioni di acquisto e di vendita le cui complicazioni non sono alla portata dell’investitore medio.

  1. Custodia

Sì, l’autocustodia è la migliore delle opzioni che abbiamo a disposizione. Tuttavia non è lo stesso per tutti. Il fatto che Blackrock offra custodia certificata presso Coinbase, verificata e vigilata dalle leggi USA, e che sia in questo senso anni luce distante da certi exchange, potrebbe essere un altro motivo che spingerà qualcuno a spostarsi e tanti nuovi arrivati a scegliere direttamente l’ETF.

Perché potrebbe essere un problema?

Perché ci sono diverse spinte convergenti verso una consolidazione degli operatori crypto. Che in altre parole vuol dire fusione, acquisizione, chiusura dei più piccoli.

  • Regolatore

I sistemi di regole hanno un effetto collaterale: alzano le barriere di ingresso al settore colpito dalle suddette regole. MiCA in Europa e il complesso di leggi che verrà prima o poi approvato negli USA contribuiranno a questo accentramento presso i grandi exchange, quelli più strutturati e ricchi e quindi maggiormente capaci di fare fronte ai costi di compliance.

Sì, è un problema per i crypto exchange
  • Exchange in sofferenza

I volumi sono bassi da mesi e con ogni probabilità lo saranno ancora per un po’. Questo pesa in modo importante sulle casse ed è ragionevole aspettarsi che soltanto gli exchange più grandi – e che hanno fonti alternative di introiti come gli stablecoin saranno in grado di sopravvivere.

Quelli già in sofferenza si potrebbero vedere sottrarre da questo tipo di prodotti ETF una quota di mercato magari piccola, ma fondamentale per ottenere profitti.

Quindi sì, c’è qualcuno degli intermediari crypto native che dovrebbe vivere con una certa preoccupazione quanto sta avvenendo dalle parti di Blackrock. Sarà un male per il settore? Diceva una vecchia canzone che lo scopriremo solo vivendo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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