Le quotazioni di Ethereum (ETH) hanno toccato giovedì 15 giugno scorso nuovi minimi relativi a quota 1623.35 contro dollaro americano. Nelle ultime quattro giornate i valori sono riusciti a rimanere sostenuti sopra a tale livello, interrompendo almeno provvisoriamente il flusso ribassista che prosegue da aprile.
La fase correttiva che sta scendendo dai massimi dell’anno a 2138.53 non presenta ancora indicazioni sufficientemente chiare di esaurimento, ma è evidente che qualcosa si stia muovendo almeno per quanto riguarda le prospettive di breve/brevissimo periodo.
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Da un punto di vista dei fondamentali, Ethereum sta peraltro attraversando una fase molto delicata del suo percorso. In questi giorni si è avviata una discussione sull’opportunità di spostare il limite per i nodi validator. Non neghiamo che si tratti di un argomento piuttosto complesso, su cui sarebbe bene approfondire tutte le informazioni disponibili prima di farsi una propria opinione. Proprio per questo motivo, abbiamo proposto oggi sul sito un approfondimento dedicato appositamente a questo tema.
Su grafico a larga scansione temporale, con candele weekly, possiamo constatare come i valori si siano portati in ulteriore avvicinamento alla delicata area compresa fra 1500.00/1580.00, ove sono attualmente concentrati tutti i principali supporti di riferimento per le prossime 10-15 giornate (almeno).
È ancora possibile, tecnicamente parlando, che il mercato possa effettuare un ultimo colpo di coda al ribasso fino al test pieno di tale area di supporto. Dobbiamo però sottolineare che, proprio grazie ai minimi raggiunti la scorsa settimana, Ethereum avrebbe già teoricamente soddisfatto le proiezioni ribassiste relative all’intera correzione da aprile. Avevamo anticipato tali proiezioni con la nostra analisi più recente, nella quale si introduceva il target ribassista tra 1623.00/1630.00.
La subitanea reazione scattata dopo il raggiungimento del target dovrebbe quindi far suonare ai rialzisti qualche prima sirena d’allerta. Sebbene non siano già disponibili indicazioni di inversione “definitiva” al rialzo della tendenza, è plausibile ritenere che nel corso delle prossime 5-10 giornate il recupero già in atto possa estendere ulteriormente.
Le proiezioni sarebbero comunque limitate in questa fase al raggiungimento delle prime resistenze “utili”. Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo localizzare a 1702.80/1708.40 ed a 1643.00/1651.00 i livelli di supporto aggiornati. Si tratta dei punti ove stiamo registrando la maggiore attività da parte dei compratori. Costituiranno quindi probabili luoghi di reazione del mercato anche in caso di nuovi arretramenti.
Le nostre aspettative sono di recupero in prima istanza fino a quota 1814.00 e successivamente fino a 1842.50/47.50, ove è situato l’attuale target principale di breve periodo. Una volta raggiunto quest’ultimo livello, sarà necessario aggiornare le analisi in base ai segnali che verranno forniti dai prezzi. Ripetiamo che non sono ancora presenti indicazioni di inversione al rialzo “definitiva” della tendenza, per cui intendiamo seguire i valori con posizioni long solo su prospettive di breve-brevissimo periodo, fissando stop categorici in caso di violazione dei livelli di supporto. in questo caso, lo scenario verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1643.00.
Ethereum fa parte integrante della nostra lista delle 35 cryptovalute da prediligere per posizioni di portafoglio. Si tratta infatti di uno dei due asset crittografici più importanti dell’intero sistema, assieme a Bitcoin. ETH gode di una raccolta complessiva superiore ai 120 miliardi di dollari e scambia quotidianamente una media di 4 miliardi di dollari di controvalore. Per ulteriori approfondimenti riguardo agli scenari di lungo periodo, anche in base a dettagliate considerazioni di carattere fondamentale, rimandiamo al nostro più recente approfondimento pubblicato sul sito.