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Crypto e Bitcoin: Italia tra le peggiori d’Europa | Tutti i numeri

Italia tra le peggiori per quanto riguarda adozione crypto e Bitcoin. I dati...
2 anni fa
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Il numero di persone che detengono, su scala globale, criptovalute sarebbe salito a 420 milioni. Questo secondo i dati che sono stati diffusi da Triple A, che si occupa da tempo di questo tipo di rilevamenti, parte dei quali non possono che essere anche di carattere statistico. Un numero importante, che vale il 4,2% della popolazione mondiale e che segnala come in realtà, nonostante i problemi degli ultimi mesi, il mondo crypto e Bitcoin sia vivo e vegeto.

E anzi, in grado di penetrare anche in quelle giurisdizioni che non sono esattamente aperte a questo tipo di questioni, e che talvolta limitano direttamente la possibilità, per i propri cittadini, di detenerle o scambiarle. Ci sono dati molto interessanti che riguardano paesi in via di sviluppo e con valute locali non esattamente brillanti, dove il tasso sulla popolazione di detentori di cripto è più alto della media.

In Italia si parla di circa 1,42 milioni di persone, il 2,43% della popolazione, dato non entusiasmante sia in senso assoluto, sia relativamente agli altri paesi europei.

Tutti i dati sulle crypto a livello mondiale: chi vince e chi perde

Tra i paesi che numericamente hanno il maggior numero di detentori di criptovalute o Bitcoin non potevano che esserci India e Cina, fosse soltanto per il numero molto alto di residenti dei due paesi. A cambiare però di parecchio è la percentuale di residenti che avrebbe, a qualunque titolo, delle criptovalute in portafoglio. In India abbiamo il 7,32% della popolazione totale, mentre in Cina soltanto il 4,08%, numero comunque da considerasi come molto alto, tenendo conto delle restrizioni per i cittadini cinesi al trading di questo tipo di asset.

Gli Stati Uniti brillano, con il 13,22% della popolazione che ha criptovalute, per un totale di oltre 44 milioni di persone. Più indietro, in via generale, l’Europa. La Francia segna un 5,90% della popolazione, con circa 3,8 milioni di persone che hanno già avuto contatti diretti con il mondo cripto. Germania poco peggio, con il 4,19% della popolazione, per 3,4 milioni di possessori che vivono nel suo territorio.

La parte alta della classifica

E l’Italia? Siamo tra i peggiori in Europa e su scala mondiale, almeno secondo i dati raccolti da Triple A. Soltanto il 2,43% della popolazione, per 1,42 milioni di cittadini e residenti che avrebbero avuto accesso a questo curioso pianeta.

Dati da prendere per buoni?

Si tratta di dati aggiornati a metà maggio e che, come tutti i rilevamenti statistici, soffrono di una certa percentuale di errore. L’Italia comunque appare come sufficientemente staccata dagli altri grandi paesi europei per escludere qualunque tipo di errore in questo senso, almeno in termini di classifica relativa.

Dovremo sforzarci di più di diffondere il verbo o l’Italia non può essere salvata? Che si tratti di questioni demografiche, di propensione al rischio o di altro tipo di vicenda, la situazione è impietosa – e tutti forse dovremmo cercare di fare la nostra parte per rendere più popolari questi strumenti, sia sul piano finanziario, sia per la libertà che possono aiutare a conquistare.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • e vabbè dai, è estate, andiamo a mangiarci "mele e frutta" che fanno bene! così ci consoliamo del fatto che su "crypto e bitcoin" siamo ancora indietro :D

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    • Oggi stai carico eh

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      • abbastanza! E' che queste cose mi fanno un po' ridere, anche se è una risata umoristica, alla Pirandello :')

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        • Ma la vita è già triste, ridere fa bene alla salute e siamo felici che nel nostro piccolo riusciamo a contribuire alle tue grasse risate ❤️

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