È ufficiale. Il mondo di Polygon sbarca in quello di Fortnite grazie ad un Cicerone d’eccezione: l’azienda di abbigliamento sportivo NIKE. Come avevamo preannunciato soltanto pochi giorni fa, il più popolare sparatutto in terza persona farà da ponte per un altro passaggio storico per l’adozione di massa. E a fare da infrastruttura per questo momento davvero importante troviamo una vecchia conoscenza di Criptovaluta.it, ovvero Polygon Matic.
Il tutto all’interno di una partnership tra .SWOOSH, il portale di asset digitali di NIKE e il celeberrimo titolo che è in testa alle classifiche per ore giocate ormai da tempo immemore. Un passaggio che è forse il primo che vede impegnato un titolo così importante con il mondo della blockchain.
L’iniziativa si chiama Airphoria e permetterà ai giocatori non solo di vivere un’esperienza virtuale nuova, ma anche di portarsi a casa dei collezionabili mai visti prima.
Qualche dettaglio in più su Airphoria
Si tratta di una partenrship tra NIKE e Fortnite che è già live e che permetterà ai videogiocatori di partecipare ad un’esperienza unica, anche se soltanto fino al 27 giugno prossimo.
Da oggi al 27 giugno tutti i giocatori che visiteranno l’isola virtuale a tema Air-Max per almeno 10 minuti, riceveranno la digital sneaker Air Max 1 ’86 Back Bling. E ci saranno altri premi per i giocatori che collegheranno il loro account di gaming con quello Nike, sempre entro la fine della promozione.
Un passaggio importante anche se volessimo guardarlo dal lato più strettamente collegato al mondo della blockchain. A fare da infrastruttura per .SWOOSH c’è infatti Polygon Matic, ecosistema che sin dalla sua nascita stringe accordi commerciali molto importanti con i brand più in vista a livello globale.
Non è chiaro se a questa iniziativa ne seguiranno delel altre, con Epic Games che ha confermato altre collaborazioni per Fortnite, anche se non è chiaro se nello spazio dei NFT e degli asset digitali o meno.
Una buona spinta per un’adozione più diffusa
Fortnite ha fatto registrare soltanto nell’ultimo mese più di 200 milioni di giocatori, numeri fantascientifici anche per un’epoca, la nostra, all’interno della quale i videogiochi hanno assunto un ruolo sempre più importante nell’intrattenimento.
Fortnite rimane un fenomeno di diffusione di massa di un titolo forse mai visto prima – e con ogni probabilità l’iniziativa con .SWOOSH si trasformerà anch’essa in un grande successo. .SWOOSH continua così ad imbarcare utenti e a fare da ponte tra mondo digitale classico e Web3 più di tanti progetti crypto-native.
Staremo a vedere se nel futuro di breve periodo vedremo la piattaforma di asset digitali di NIKE tentare qualche altro colpaccio. Nel frattempo gli appassionati di Polygon Matic possono godersi questo ennesimo momento di celebrità, per quanto il nome del protocollo non sia troppo visibile all’interno dell’iniziativa.
Eh sì… non si devono più chiamare NFT, quel termine fa paura e si porta dietro nubi scure, evocando nelle menti deboli brutti ricordi; adesso sono “digital collectibles”, questo va bene e si può dire. Diventeranno mainstream a breve.
Sì, sono sempre i vecchi NFT anche se è meglio non dirlo alle masse, e hanno sempre bisogno di una blockchain (vera) per avere un qualche tipo di valore, altrimenti sono carta straccia legata all’account di gioco (come tutte le varie skin di League of Legends e chi più ne ha più ne metta)
C’è voluto poco: Gods Unchained è sbarcato oggi sull’Epic Games Store. Il gioco esiste da almeno 3 anni; le carte erano NFT su Ethereum, poi circa un anno fa sono passate su IMX, layer2 di Ethereum, per gli ovvi costi di minting/trading.
Il gaming sarà il vero trattore verso la mass adoption della blockchain, non AI o defi o NFT collezionabili fini a se stessi, nè metaversi fatti male o cazzate varie, ve lo dico da qualche anno. Quando vedrete la Blizzard annunciare che userà NFT nel suo prossimo gioco capirete di aver perso il treno; non certo l’unico, di occasioni questo mondo è per fortuna pieno. Saluti !