Il palcoscenico è di quelli importanti. Siamo a Basilea, per il panel sul futuro delle crypto, all’interno della Conferenza Annuale di BIS, la Bank for International Settlements. Il protagonista di questo dramma in un solo atto è Fabio Panetta, in odore di Bank Italia e per il momento solo uno degli attaccanti di punta della Banca Centrale Europea.
Il tema, come facilmente desumibile dal nome del panel, le criptovalute. Tecnologia che è più croce che delizia delle istituzioni finanziarie e monetarie del mondo che fu e che, nonostante secondo Mrs Lagarde valgano zero, aleggiano in ogni incontro, panel, riunione, conferenza stampa dei papaveri della Banca Centrale Europea.
Fabio Panetta non è mai stato morbido a riguardo, secondo alcuni con una rara lungimiranza, secondo altri perché il grande universo cripto sarebbe uno degli ostacoli principali alla narrativa sostenuta dal Panetta e da BCE sulla necessità di un Euro Digitale. Noi guarderemo a quanto ha detto – che può essere liberamente consultato sul sito di BCE e dopo le nostre conclusioni lasceremo spazio alle vostre.
Chi ama Bitcoin e lo ritiene geneticamente diverso dal resto del mondo crypto, non deve disinteressarsi di quanto affermato pubblicamente da Panetta, dato che nel suo calderone finisce a piè pari anche $BTC.
Circa 15 anni fa, sviluppatori software che utilizzavano lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, hanno creato il codice sorgente di ciò che sarebbe potuto essere, secondo loro, cash digitale decentralizzato. Da allora, le crypto si sono affidate alla creazione costante di nuove narrative per attirare nuovi investitori, rivelando punti di vista incompatibili su ciò che i crypto-asset avrebbero potuto essere. La visione di cash digitale – di una infrastruttura per i pagamenti basata sulla cripttografia – è andata via quando i network in blockchain si sono congestionati nel 2017, con le commissioni che sono salite sostanzialmente.
Questa l’introduzione dello speech di Panetta. L’accusa prima è quella di aver cercato di creare un sistema di cash decentralizzato che poi non si è rivelato essere tale, con narrative in conflitto. Nella parte successiva del discorso, è chiaro a che tipo di nuove narrative si riferisce Panetta.
Successivamente, la narrativa dell’oro digitale ha preso piede, innescando un crypto rush che ha portato 1 adulto su 5 negli USA e 1 adulto su 10 in Europa a speculare sulle crypto, con un picco di capitalizzazione di mercato di 2,5 mila miliardi.
L’altra narrativa, quella in conflitto con quella di cash digitale sarebbe dunque nata dato il fallimento dimostrato dall’aumento delle fee sui principali network. Un’idea non nuova, che varrebbe forse anche la pena di commentare, se non fosse anche su questo tema l’accordo tra gli appassionati e gli investitori non è pieno. Tutto questo mentre però il network di Bitcoin continua a registrare una quantità importante di transazioni, mentre gli stablecoin continuano a essere utilizzati ai quattro angoli della Terra e mentre diversi degli strumenti DeFi sono parte di quanto utilizzato anche dalla finanza tradizionale.
Le valutazioni delle criptovalute sono molto volatili, riflettendo l’assenza di valore intrinseco. Questo le rende particolarmente sensibili al cambio nell’appetito per il rischio e alle narrative di mercato. I recenti sviluppi che hanno colpito i più importanti exchange di criptovalute hanno sottolineato le contraddizioni di un sistema che, nonostante sia stato creato per combattere la centralizzazione del sistema finanziario, è diventato altamente centralizzato esso stesso.
Non è chiaro se il riferimento sia a FTX – e sarebbe curioso dato che di fallimenti bancari (con o senza intervento pubblico) sono pieni i libri di storia. Non che si non debba provare a fare meglio, ma è particolarmente curioso che il membro di un’istituzione che è dovuta intervenire più volte a tutela della stabilità del sistema finanziario.
Più interessante di quanto affermato in apertura, sono però, dopo una lunga introduzione sui pericoli di questo mondo, le soluzioni che il Panetta avrebbe in mente.
È un’idea che in realtà circola da un po’, tanto a tutela di chi detiene stablecoin quanto a tutela, dicono i proponenti, della stabilità del sistema finanziario.
L’idea è quella di permettere a chi emette stablecoin a certe condizioni di detenere liquidità presso la Banca Centrale, come in realtà fanno già gli istituti bancari classici.
Si tratterebbe di una modalità di detenzione senza-rischio che però non piace a Panetta, perché questo renderebbe gli stablecoin dei concorrenti diretti dell’Euro Digitale che sostiene in pubblico ormai da tempo.
Garantendo agli stablecoin accesso diretto alle banche centrali, staremmo difatti facendo outsourcing della fornitura di moneta delle banche centrali.
Il discorso si fa più chiaro subito dopo:
Se gli emittenti di stablecoin potessero investire i loro asset a riserva nella forma di depositi senza rischio presso la Banca Centrale, questo eliminerebbe il rischio di investimento che ricade su chi detiene stablecoin. E l’emittente di stablecoin potrebbe offrire ai detentori di stablecoin un mezzo di pagamento che sarebbe uno stretto sostituto per il denaro delle banche centrali.
E poi:
Questo comprometterebbe la sovranità monetaria, la stabilità finanziaria e il funzionamento senza intoppi del sistema di pagamento. Ad esempio, uno stablecoin potrebbe rimpiazzare la moneta sovrana utilizzando il grande network di clienti di una società big tech, con implicazioni profonde. Per questo motivo, le banche centrali dovrebbero esercitare prudenza e mantenere il controllo del loro bilancio e dell’offerta di moneta.
Il discorso era in realtà già emerso con Libra, lo stablecoin poi mai nato di Facebook, che fu anche innesco delle prime serie preoccupazioni di banche centrali e politica.
L’altra soluzione offerta da Panetta è quella dell’Euro Digitale, un sistema che a sua detta permetterebbe di innovare il sistema dei pagamenti così da, questo si legge tra le righe, eliminare ogni tipo di necessità per forme alternative di moneta e di finanza.
Le banche centrali stanno innovando per offrire un’ancora di stabilità che mantiene la fiducia in tutte le forme di moneta nell’era digitale. […] Una valuta digitale delle banche centrali offrirebbe uno standard digitale e libero dai rischi, e faciliterebbe la convertibilità di diverse forme di moneta digitale privata.
Il dubbio che l’ennesimo attacco al mondo crypto sia per sostenere questa narrativa effettivamente c’è. Ed è stato confermato anche dall’ultima riunione dei ministri dell’area Euro, dove si è deciso di dare uno stop momentaneo ai lavori proprio perché, citiamo a braccio, in necessità di cercare un’altra narrativa. Che si riesca a trovarla utilizzando lo spauracchio di Bitcoin e crypto?
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Ragazzi questo articolo manca di par condicio: non avete riportato una dichiarazione della controparte, dove Bitcoin risponde "Panetta chi??"
Comunque, appena introducono le CBDC io smetto di lavorare. Esigerò solo bitcoin.
È un diritto che abbiamo tuttora, sarà il momento di iniziare ad esercitarlo inflessibilmente.
TLDR;
Cry harder, non vogliamo la vostra surveillance coin di m****
Più lungo:
molte delle cose che dice sono sostanzialmente vere per le "crypto", seppure un po' ingigantite, ma mischiare le "crypto" con Bitcoin, addirittura il token di FTX e le stablecoins con Bitcoin... cestino.
Ah: e allo Stato non è mai fregato niente del gambling, anzi lo ha sempre incentivato e utilizzato per risucchiare ricchezza dalla popolazione. Non vedo perché dovrebbero ora rompere così i c****i sulle "crypto". Cioè... lo vedo bene perché.
Ci sarebbero molte altre cose da precisare e rettificare ma non vale neanche la pena.
Ah, "le crypto facilitano l'aggiramento del capital control" (anche qui, più Bitcoin che le "crypto"): it's a feature, not a but. La libera circolazione dei capitali è un necessario contrappeso: fate porcate -> la gente sposta la propria ricchezza altrove perchè "portarvi via i soldi, è l'unico modo per farvi capire qualche c***o, ho ragione?" cit.
tutte queste dichiarazioni di Panetta per informarci su cose che sappiamo già e poi in tutto questo casino bitcoin può coesistere tranquillamente perchè ci sarà sempre richiesta e poi è proprio l'alta volatilità che attira gli investitori e soprattutto ciò che ha dichiarato è solo il lato negativo delle cripto nessuna nota positiva e di cose positive bitcoin ne ha parecchie. Ritorniamo sempre al solito discorso dove non si vuole collaborare per il bene dei cittadini ma solo per salvaguardare un sistema finanziario malato con ogni mezzo e il sistema dittatoriale sembra essere quello più usato da questi personaggi che penano solo al loro culo. Hanno fatto fallire le banche e pretendono che a salvarle siano i cittadini e fino a quando daremo a loro la possibilità questo accadrà sempre. Ora non ci resta che affidarci al tasso di adozione che gonfi il valore di bitcoin ad una cifra tale che gli amichetti di Panetta si mangino le mani per avergli dato ascolto.
Bitcoin ha già vinto
e sta consentendo a tante persone fi uscire dal meccanismo di schiavitù "lavorate tutto il giorno per mantenere la famiglia mentre l'euro si svaluta anno dopo anno e gli stipendi non aumentano".
I fallimenti di famiglie, imprese, stati e anche banche li crea questo sistema finanziario della stampa illimitata di denaro, del mes, del pnr, dei soldi per armare l'Ucraina, della riserva reazionaria, del debito pubblico già straripagato ma dove ogni anno aumentano gli interessi da strozzini delle società di assicurazione che ci mangiano dietro.
Ebbene, secondo voi uno che è ai vertici della Banca Centrale Europea vi darà consigli per proteggere le vostre riserve di valore oppure vorrà farvi impoverire economicamente per indurvi a prendere prestiti e finanziamenti?
L'euro digitale?
Significa che non ci saranno più i contanti, significa che tutto verrà controllato e, se un cittadino non avesse tutti i requisiti o i QR code che richiede la comunità europea potrebbe vedersi bloccato il conto....
La scelta è un Po più libera se ci sono informazione e consapevolezza
dal suo punto di vista ha perfettamente ragione. cosa vuoi che dica un uomo nel suo ruolo di una tecnologia che avrebbe potuto, teoricamente, rendere inutili le banche e superare il concetto di fiat? il resto del danno l'ha fatto lo stesso mondo cripto, emettendo migliaia di coin farlocche che non servono a nulla, gestendole come un videogioco, creando un sistema globalmente inflattivo, infarcito di truffe e fallimenti, ecc. ovviamente il sistema finanziario ufficiale ha agevolato questo fallimento, dando una spallata dove serviva. come sempre, di fronte a innovazioni che potrebbero cambiare il modo di vivere su questo pianeta, l'essere umano si disvela per quello che è: una scimmia imbecille. e chi ha il potere continua a esercitarlo senza sforzo.