Ci siamo quasi. Il 30 giugno prossimo aprirà i battenti Coincall – andate qui per approfittare del bonus nuovi iscritti in Waitlist – nuovo scambio per opzioni e derivati su Bitcoin, Ethereum e le altre principali criptovalute, dotato di più di qualche particolarità degna di nota. Particolarità che, in particolare in una fase di mercato come quella che stiamo vivendo, sarà con ogni probabilità più che apprezzata dai trader su questo comparto di mercato.
Il focus è sulle opzioni, tipologia di contratto molto popolare nei mercati tradizionali ma che sul mercato delle cripto ha storicamente fatto fatica ad affermarsi: non per lo scarso interesse di titoli effettivamente interessanti per tipologia, sia per fare hedging e coprirsi sia per puntare su diversi livelli di prezzo, ma per l’assenza di un player solido in grado di fare da controparte.
Ora dovremmo finalmente esserci, e una fetta rilevante del mercato crypto dei derivati potrebbe uscirne fortemente trasformato. Sia in termini di opportunità e strumenti che i trader avranno a disposizione, sia per certe accortezze che, dopo il caso FTX, non possono che destare interesse.
Opzioni: mercato sofisticato che oggi arriva nel mondo crypto
Sì, ci sono già diverse venue di trading che permettono di investire sulle opzioni con sottostante Bitcoin o crypto. Tuttavia il mercato, dati alla mano, appare ancora come meno sofisticato di quello degli asset classici come le azioni. Mercato che, almeno nel caso della finanza tradizionale, ha conosciuto un buono sviluppo anche tra i retail (in particolare negli USA), che a prezzi relativamente contenuti possono esporsi sul mercato gestendo le loro posizioni in modo minuzioso.
La scommessa di Coincall, operatore che arriva in un momento di mercato particolare proprio per gli exchange è che da questo tipo di strumenti passerà una fetta importante del futuro del trading sulle criptovalute. Mercato certamente diverso da quello spot, che oggi è dominato dai perp non sempre accessibili ai retail, con costi di funding molto alti in particolare per chi opera a leva.
Uno strumento in più
L’angolo dal quale guardare a questa specifica novità è quello del numero di strumenti che si hanno a disposizione per gestire complessivamente le proprie posizioni. Nulla toglie che un esperto che opera con i perp abbia bisogno di coprirsi a costi contenuti tramite opzioni, e nulla toglie che si alternino operazioni sui perp a quelle sulle opzioni anche per le esposizioni dirette.
La custodia rimane un tema importante
Dopo il caso FTX (al quale aggiungiamo almeno quello di Celsius), il tema della custodia degli asset – che siano diretti o che facciano da collaterale – è diventato sempre più importante. Qualcuno tra i top exchange sul mercato offre già, anche se in genere soltanto ai clienti VIP, la possibilità di detenere il collaterale presso istituzioni terze. Difficile però trovare qualcuno che offra questo tipo di possibilità anche ai piccoli investitori retail, categoria nella quale vanno comunque iscritti anche trader semi-pro e pro che operano con capitale proprio.
Coincall offrirà, tramite Copper, una custodia terza, una sorta di escrow che permetterà di dormire sonni tranquilli, data la presenza di licenze di livello globale. Un buon vantaggio rispetto ad altre venue che invece riservano tale servizio soltanto ai clienti più facoltosi.
Una nuova fase per i crypto exchange
Degli exchange in sofferenza parliamo da tempo su queste pagine, in largo anticipo su quello che poi è diventato un tormentone anche presso testate prestigiose. I volumi sono quelli che sono, i rischi per il vecchio modello di business sono alti, almeno secondo i nostri calcoli ed è altrettanto necessaria una maggiore articolazione di un mercato che comincia a muovere valori importanti.
Avevamo previsto l’arrivo di nuovi intermediari che ricalcassero di più gli strumenti effettivamente a disposizione degli investitori su altri mercati. Il 30 giugno la cosa prenderà forma – e vedremo chi deciderà di adeguarsi a quelli che sembrano, a rigor di logica, dei nuovi standard operativi.