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Bitcoin più forte delle banche centrali | Parlano i capi, ma…

Parlano Powell, Lagarde e le controparti del Giappone e del Regno Unito. Bitcoin però se ne infischia.
1 anno fa
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La kermesse organizzata dalla Banca Centrale Europea comincia a produrre i primi effetti. Niente di inaspettato: da Jerome Powell di Federal Reserve a Kazuo Ueda della Banca Centrale del Giappone e passando per UK e BCE, tutti difendono le proprie strategie di contenimento dell’inflazione. E nominalmente l’aumento repentino dei tassi che a qualcuno stava per costare, metaforicamente, l’osso del collo.

Non c’è granché di nuovo che viene fuori da una riunione in Portogallo dove di bizzarrie ne erano circolate già abbastanza ieri (l’inflazione causata dal riscaldamento globale è un picco di Christine Lagarde oggettivamente difficile da battere). E i mercati, dopo una breve flessione, sono tornati sui livelli di prezzo pre-conversazione.

Ma cosa è stato detto? Chiunque operi sui mercati, fossero anche soltanto i mercati di Bitcoin e crypto, deve per forza prestarsi al gioco interpretativo di ogni singola parola venuta fuori dai più importanti personaggi della politica monetaria mondiale. Lo abbiamo fatto noi per voi, così da potervi aggiornare senza ascoltare ore e ore di dibattito.

Federal Reserve: scordatevi tagli

Quello che pensavano i più ottimisti non arriverà a breve. Jerome Powell ha ribadito che finché l’inflazione non tornerà in target 2%, di tagli possiamo anche scordarcene. Il rischio, secondo Washington, è quello di trascinarsi avanti con un’inflazione troppo alta troppo a lungo. Ovvero che diventi embedded nel sistema. Un rischio che Fed vuole scongiurare costi quel che costi.

  • Il costo può essere una recessione?

Jerome Powell crede ancora nella possibilità del cosiddetto soft landing, e cioè nella possibilità che in realtà non ci sia alcuna recessione. Poco fa ci credevano in pochi, ora c’è qualcuno che invece si schiera con Powell. Sarebbe una buona cosa per Bitcoin? Assolutamente sì, ed è forse su queste parole che i mercati sono tornati a più miti consigli.

  • Sulla questione d’accordo anche gli altri governatori

Sulla questione no recessione si sono trovati d’accordo anche tutti gli altri governatori del conciliabolo. L’ottimismo vola, verrebbe da dire. Staremo a vedere se avranno ragione, almeno questa volta. Soltanto qualche mese fa le stesse persone sedute al tavolo erano certe dell’inflazione momentanea e passeggera. Meglio ricordarselo prima di prendere per buono l’ottimismo di oggi.

Bitcoin ignora i capi dei capi
  • Bitcoin comunque attento ad altre questioni

Il breve saliscendi di oggi non deve trarre in inganno. Bitcoin pare attento più ad altre questioni, con la politica monetaria delle principali banche centrali che almeno per il momento sembrerebbe essere altamente prevedibile e priva di grandi sorprese, almeno in attesa.

Sì, la questione ETF, con tutto quello che potrà comportare in termini di ingresso di nuovi attori nel mercato, sembra solleticare gli animal spirits dei mercati più di quanto possano fare i direttori burocratici della moneta che avete in tasca, che a dirla tutta sono appariti un po’ imbolsiti da un anno terribile, per quanto nessuno gli abbia ancora chiesto conto delle loro previsioni e delle loro azioni.

Bitcoin è più forte delle banche centrali, proprio perché non ne ha una

È un approfondimento di opinione, e opinione faremo. Finalmente sembreremmo essere fuori da quella estrema reattività ad ogni parola di Powell (e in misura minore di Lagarde).

La grande forza di Bitcoin è forse tutta qui. Può disinteressarsi delle banche centrali – anche quando a presiederle arriva un arcinemico – proprio perché non ne ha una.

Una mancanza che Fabio Panetta, il prossimo ad arrivare a capo di Banca d’Italia, ritiene molto pericolosa. Così come la riteneva pericolosa anche Mario Draghi, ai tempi alla guida di BCE. E invece, cosa che qualcuno sapeva già, si è rivelata essere la più grande forza di questo protocollo monetario distribuito e libero.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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