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Capo Ethereum odia 5 cose del mondo crypto | Ecco quali

Vitalik Buterin racconta a Twitter quali sono gli aspetti del mondo crypto che odia di più.
2 anni fa
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Vitalik Buterin torna a parlare del mondo crypto. E torna a farlo sottolineando anche quanto non trova tollerabile, quanto non gli piace, quanto dovrà essere a suo avviso superato per un settore più maturo. E ne ha per tutti, dai falsi libertari fino a chi crede che tutto possa essere tokenizzato o abbia bisogno di un token.

Parole molto dure, che arrivano dal fondatore del secondo protocollo per valore di mercato, primo per volumi e che svolge un ruolo centrale e di leadership nel complesso mondo degli altcoin. Parole sulle quali sarà il caso di riflettere anche per capire lo stato dell’industria e come questa potrebbe muoversi in futuro.

Al leader di Ethereum e alle sue recenti scommesse vinte abbiamo dedicato anche un numero speciale del nostro Magazine – dove analizziamo la visione, le scelte indovinate e quelle che soltanto i mercati potranno giudicare.

Vitalik Buterin di Ethereum si toglie qualche sassolino dalla scarpa

A parlare è uno dei personaggi più importanti, popolari e in vista del mondo crypto. È Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum e ormai sempre meno sui social, se non per sganciare bombe intellettuali che hanno l’indiscutibile pregio di far discutere la community.

Interrogato su quale fosse l’aspetto che preferisce meno del mondo crypto, Buterin non le ha mandate a dire:

Come sempre, le persone che credono che la maggiore innovazione del mondo crypto sia la creazione di token.

È una posizione vicina in realtà anche a frange del mondo dei massimalisti Bitcoin. Quanto si contesta è la tendenza, chiara e cristallina, a emettere token per qualunque tipo di servizio, anche quando non ce ne sarebbe affatto bisogno e si potrebbe decidere di fare tutto con quelli già presenti.

Senza girarci troppo intorno, si tratta di una modalità di finanziamento dei progetti – e spesso di arricchimento per chi emette tali token – che è finita da tempo anche sotto lo scrutinio del regolatore USA. E che sarà anche in futuro foriera di problemi per lo spazio cripto.

Ci sono poi altri 4 aspetti che Vitalik Buterin non sopporta

In realtà i punti caldi per Vitalik Buterin sono in totale 5, come ha poi spiegato in un altro Tweet.

  • Allocazione di capitale sbagliata

In inglese ha parlato di massive capital misallocation. Vitalik Buterin pertanto riterrebbe spesso errate le allocazioni di capitale che gli attori di mercato fanno in piena libertà e comunque sostenendo il costo di eventuali perdite. Il sospetto è che il riferimento sia a diversi progetti dello spazio Meme token – che ciclicamente tornano ad affacciarsi sul mercato.

  • Persone che violano facilmente i loro stessi principi (riferimento ai libertari)

Vitalik Buterin era stato già caustico nei confronti dei libertari in botta per Nayib Bukele soltanto perché questo ha aperto le porte del suo paese a Bitcoin. Senza ulteriori specificazioni, il sospetto è che anche questa volta Buterin, che ha citato però apertamente i falsi libertari, ce l’abbia con chi è troppo vicino al presidente di El Salvador.

  • Credenze da puristi che sono irragionevoli

L’unico riferimento è al fatto che le seed phrase da 12 parole siano ok per tutti. Vitalik Buterin è da tempo sostenitore di una maggiore articolazione nella gestione delle chiavi e anche degli account. Anche qui, per chi segue costantemente il parere del leader di Ethereum, non dovrebbero esserci grandi novità.

  • Conflitto non necessario

Il mondo delle criptovalute è anche un mondo tribale, dove spesso gli appassionati e gli investitori si danno battaglia anche con colpi molto bassi. La situazione è talvolta insostenibile e forse in questo motivo di odio per il mondo crypto potremmo trovarci tutti o quasi d’accordo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • soprattutto la prima, finchè sarà permesso a chiunque raccogliere qualche miliardo di dollari in presale lanciando sul mercato una minchiata inutile e poi sparire, saremo di fronte a un mondo marcio, truffaldino, iperinflattivo, soggetto a ciclici pump e dump, in una parola a un arcipelago simile più a un casinò della mafia che a un luogo di investimenti. sotto questo aspetto, tolto due o tre nomi, siamo ancora al paleolitico. la finanza paludata ha buon gioco a voler radere tutto al suolo, anzi agevola come nei casi FXT e Luna.

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