Fidelity ha confermato a Bloomberg che procederà con l’aggiornamento del proprio filing per un ETF Bitcoin Spot, dopo che SEC ha comunicato un rifiuto preliminare, argomentandolo con la mancanza di specifiche sull’accordo di sorveglianza che dovrà coinvolgere almeno un exchange con un adeguato volume di scambi su Bitcoin.
Il mistero dunque si infittisce: le anomalie rispetto ai precedenti rifiuti sono tante – e andranno valutate anche per capire quali sono le possibilità che un ETF Bitcoin Spot venga effettivamente approvato. Il nostro intendimento, almeno per ora, è che si tratti di un rimpallo necessario per salvare anche la faccia dell’agenzia.
E che dunque dopo questo primo stop – ammesso che l’accordo con l’exchange ci sia davvero – SEC non potrà fare altro che approvare quanto richiesto tanto da BlackRock che da Fidelity.
Una situazione che rimane centrale per i prossimi sviluppi tanto del prezzo di Bitcoin quanto del resto del mercato crypto – come abbiamo ampiamente discusso anche sul nostro Magazine.
Ci sono diverse anomalie, almeno rispetto ai comportamenti precedenti di SEC. Nella maggioranza dei casi i rifiuti precedenti di SEC sono arrivati dopo che l’agenzia aveva esaurito il periodo totale di 240 giorni che può riservarsi per decidere sulla quotazione di un veicolo di investimento. In questo caso invece la richiesta di integrazione è arrivata dopo pochi giorni (quello di Fidelity era stato inviato poco più di 24 ore fa).
La seconda delle anomalie è la natura del rifiuto: il rinvio dei documenti con richiesta di integrazione oggettivamente non era mai accaduto, segno almeno di una parziale apertura da parte di SEC, che ha anche obliquamente ammesso che l’intera vicenda ruota intorno all’accordo di sorveglianza che dovrà coinvolgere un exchange e una borsa regolamentata.
Vuole maggiori dettagli sul cosiddetto accordo di sorveglianza, un accordo che permetterà a NASDAQ di ricevere informazioni in tempo reale sul mercato di Bitcoin spot per poi confrontarle con il mercato degli ETF che lo includono in portafoglio.
Con ogni probabilità vorrà provare a salvare la faccia, evitando un’approvazione senza colpo ferire e ristabilendo chi è a comandare sui mercati. Un piccolo ostacolo, superabile, per poi approvare e dire che alla fine tutti avrebbero potuto farlo. Peccato che a nessuno sia stato riservato questo trattamento. I rifiuti passati infatti non sempre hanno integrato motivazioni plausibili né hanno visto questo rimpallo di documenti che è a favore comunque dei proponenti.
A breve dovrebbe arrivare la notizia del re-filing anche di BlackRock, a meno di clamorosi stravolgimenti. Fidelity integrerà il documento e lo invierà di nuovo, in attesa di altre decisioni da parte di SEC.
Quanto detto fino ad ora, non essendo noi nella testa di Gary Gensler, è chiaramente oggetto delle speculazioni che si possono fare al momento. La tenuta dei 30.000$ sembrerebbe essere un segnale della convinzione dei mercati che la storia sia tutto tranne che finita qui. Non dovremo comunque aspettare granché.
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