Tempo di rinnovamento per un’altra banca centrale. Se in Italia è arrivato Fabio Panetta, in Cina tocca a Pan Gongsheng. Come il neo-collega italiano, neanche a dirlo, non sembrerebbe però avere granché simpatia per Bitcoin, almeno stando a sue vecchie dichiarazioni… al fulmicotone.
Ma cosa aspettarsi? Dopotutto Bitcoin è nato con il preciso intento di restituire la moneta all’ambito privato e per separarla dalla politica. Qualcosa che le Banche Centrali odierne vedono come fumo negli occhi.
Sta di fatto però che i nemici di Bitcoin in posizioni apicali si moltiplicano, e che almeno in via ideale ci sarà un curioso asse Roma-Pechino, unite nell’odio almeno a capo delle relative banche centrali, per Bitcoin e per tutto quello che rappresenta.
Avvicendamento alla Banca Centrale cinese: arriva Pan Gongsheng
Economista, banchiere, riformista, burocrate. Così Wikkipedia nella versione inglese introduce Pan Gongsheng, che secondo le notizie che arrivano dalla Repubblica Popolare sarebbe stato indicato come prossimo capo di una delle banche centrali più importanti del mondo.
È da giorni che infatti, nei circoli giusti, si sapeva di questa nomina. E con un curioso spaccato anche per Bitcoin, perché proprio Gongsheng ebbe a dire di BTC, nel 2017:
Sedetevi sulla riva del fiume e guardate. Un giorno vedrete galleggiare il corpo di Bitcoin.
Una posizione decisamente poco morbida, che non è la norma neanche dalle parti di Pechino, dove il precedente governatore almeno in privato si dice sostenesse anche un certo grado di apertura non solo a Bitcoin, ma anche verso le tecnologie che rappresenta.
Cosa può cambiare concretamente in Cina?
Difficile che cambi qualcosa ora, dato che Bitcoin è già al bando, con un ban totale che riguarda anche le operazioni di mining.
Difficile però pensare anche a quella riapertura che in diversi, non difettando di fantasia, ritenevano possibile.
In realtà, almeno per il momento, dovremo accontentarci di una parziale riapertura al trading delle principali criptovalute (Bitcoin compreso) a Hong Kong, che è – lo ripetiamo – questione per ora separata da quella cinese.
Bitcoin, nel frattempo, non se ne interessa granché
La notizia non sembra aver preso in contropiede Bitcoin, che continua a navigare piuttosto tranquillo sopra quota 30.000$. Quota che sembrerebbe per il momento difficile da attaccare anche per una potenza come la Cina.
Il nostro Alex ha preparato proprio sul tema tecnico e della price action un’analisi completa di Bitcoin – da leggere per chi vuole aprire o chiudere posizioni in queste ore. Cina o non Cina.
Più che nemici di bitcoin, in primis sono nemici del popolo..e non aggiungo altro.