La ricerca è stata condotta da Binance e qualcuno potrebbe vederla come il chiedere all’oste quanto sia buono il vino. Tuttavia i numeri sono interessanti e – al netto della fonte – sono un buono spunto di discussione. Il tema è quello degli investitori istituzionali che frequentano già o che pensano di frequentare a breve il mondo delle criptovalute.
E i dati – forse anche in virtù di un giugno molto positivo per Bitcoin su questo fronte – sono decisamente positivi. Segno del tanto atteso trend che inizia a invertirsi? Oppure wishful thinking di chi ha sofferto un bear market lungo e per molti micidiale?
Guardiamo ai numeri – anche per capire nelle indagini di Binance quali siano le destinazioni naturali degli investitori istituzionali. Investitori che qualcuno accetta nel mondo crypto con malcelati mal di pancia. Ma che al tempo stesso possono portare capitali importanti e in grado di fare la differenza.
L’indagine si chiama Institutional Crypto Outlook Survey – include oltre 200 investitori istituzionali di livello globale e può essere consultata direttamente sul sito di Binance. E riporta qualche dato decisamente interessante.
O se vogliamo utilizzare un linguaggio apparentemente più tecnico, si parla di sentiment positivo. L’ottimismo poi cresce all’88% se l’orizzonte passa da 12 mesi a 120 mesi, ovvero 10 anni.
Il 47% invece avrebbe mantenuto le proprie posizoini, con un terzo del totale che avrebbe addirittura aumentato le proprie allocazioni. Il 50% circa si aspetta di aumentare le proprie allocazioni nel settore.
Gli istituzionali sembrerebbero essere interessati principalmente alle chain infrastrutturali, ovvero i layer 1 e i layer 2.
Anche questo è un refrain che abbiamo sentito più volte. Gli istituzionali vorrebbero maggiori regolamentazioni o quantomeno maggiore chiarezza per le regolamentazioni già presenti. Questo dovrebbe, sempre secondo la loro opinione, migliorare le chance di adozione dei diversi protocolli.
La DeFi, la possibilità di spostare almeno parte dei mercati e delle attività finanziarie classiche su protocolli blockchain sembrerebbe essere ancora uno dei pallini del mondo istituzionale. Questo fa il paio con quanto avvenuto a Compound di recente e anche con il rinnovato interesse per protocolli come AAVE, aggiungiamo noi.
In realtà sì, perché fino a qualche settimana fa testate mainstream dedicate alla finanza parlavano di grande fuga, e di settore ormai completamente schiacciato dall’interesse per l’intelligenza artificiale.
A guardare i numeri raccolti da Binance Research le cose però non starebbero esattamente così. Sono bastati pochi mesi di trend di nuovo positivo per riaccendere l’interesse anche tra gli istituzionali.
Sarà duraturo? Oppure eventuali flessioni riaccenderanno una fuga per il momento riportata in modo eccessivo dai media mainstream? Staremo a vedere. Quel che è certo è che anche dalle parti di Bloomberg non sembrano vivere con grande equilibrio questo mondo, spesso inasprendo trend che magari ci sono, ma che sono molto meno netti di come vengono raccontati.
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