Il CEO e fondatore di Jesse Powell è stato oggetto di perquisizione presso la sua abitazione di Los Angeles. Secondo quanto confermato dalla stampa statunitense e dallo stesso avvocato di Powell, non si tratterebbe però di questioni legate al mondo delle criptovalute né al ruolo di JP come CEO di uno dei più importanti exchange del mondo.
La perquisizione, che ha portato anche al sequestro di diversi dispositivi elettronici di proprietà di Jesse Powell è collegata a accuse di hacking e cyberstalking ai danni di Verge Center for the Arts, con azioni che avrebbero impedito accesso alle mail del Verge Center. Le indagini sarebbero partite durante lo scorso autunno e non è chiaro per il momento quanto siano fondate e a che tipo di conseguenze potrebbero portare per il co-fondatore di Kraken.
Nella giornata di notizie su Binance e una presunta inchiesta del Dipartimento di Giustizia giova sottolineare ancora una volta come le accuse mosse a Jesse Powell non siano in alcun modo collegate alle sue attività di amministratore delegato di Kraken, exchange che è tra i più utilizzati e conosciuti al mondo. Per il momento inoltre non sarebbero state ancora formalizzate delle accuse.
Sul tema si è espresso anche Brandon Fox, avvocato di Jesse Powell:
Verge ha fornito una versione unilaterale dei fatti che non ha offerto agli agenti governativi un quadro completo della vicenda. […] Jesse Powell non ha fatto nulla di sbagliato.
Questo il messaggio che Fox ha affidato a Coindesk.
La vicenda in realtà si starebbe trascinando da tempo, con Jesse Powell che avrebbe citato in giudizio in California proprio Verge Center for the Arts affermando che essendo ancora parte del board del museo/istituzione culturale ha pieno accesso alle mail e ad altri account il cui accesso gli viene contestato.
Lo stesso avvocato Brandon Fox contesta all centro per le arti di aver tenuto delle riunioni del board senza il coinvolgimento di Jesse Powell al fine di rimuoverlo dal ruolo di direttore.
No, e per due ordini di motivi. Il primo è che non vi è alcun tipo di legame con le attività crypto di Jesse Powell. Il secondo è che siamo ancora alle fasi preliminari dell’intera vicenda e, prendendo in considerazione anche quanto affermato dall’avvocato di Powell, tutto fuorché di esito certo.
Con ogni probabilità la questione non avrebbe mai raggiunto le prime pagine dei giornali se non fosse stato coinvolto uno dei personaggi più conosciuti del mondo crypto, un mondo sempre in grado di attirare certe attenzioni da parte della stampa.
La vicenda con ogni probabilità si trascinerà ancora per qualche tempo. Potrete continuare a seguirla sempre su questi schermi.
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