Sarà anche una soglia simbolica, ma la dice lunga su come stanno andando le cose sul fronte staking di Ethereum, che per noi è sempre stato un metro di quanto sia ritenuto affidabile questo ecosistema. Ora il 20% della totalità degli Ethereum in circolazione è in staking.
Non è avvenuto quanto predicavano le solite cassandre, che dall’apertura della possibilità di prelevare dallo staking avevano predetto morte e distruzione per un ecosistema che, nonostante i tanti sedicenti killer, continua a occupare un ruolo di assoluta preminenza.
E ci sono anche altri dati che possono aiutarci a tracciare una lettura di quanto sta avvenendo dalle parti di Ethereum. Qualcosa che interesserà tanto gli appassionati quanto gli investitori – per comprendere a che punto si è, e a che punto si potrebbe arrivare.
Ethereum ha superato un’altra soglia simbolica – ma al tempo stesso piuttosto significativo. Il 20% della totalità degli $ETH è stato messo in staking, seguendo una traiettoria rialzista che ha aumentato in intensità dopo che sono stati attivati i prelievi. Il contrario di quanto era stato predetto, per intenderci, dai detrattori di Ethereum.
Il dato è interessante e disegna, come vediamo nel grafico che alleghiamo, una traiettoria che è andata crescendo in modo più intenso successivamente, a metà aprile, in seguito all’apertura alla possibilità di prelevare quanto era stato messo in staking qualche mese prima.
Sul fronte dell’emissione di token si è avuto un rimbalzo positivo, dovuto ai bassi volumi che stanno interessando il grosso del mondo crypto. Meno volumi, meno ETH che vengono distrutti, meno progressione deflativa.
Questione temporanea? Con ogni probabilità sì, dato che il mercato crypto e più in generale gli ecosistemi anche tra i più utilizzati. Nel complesso però il movimento ribassista in termini di supply disponibile è ancora importante. Il grafico che riportiamo è sui 30 giorni.
Continua la progressione ribassista anche per quanto riguarda gli Ethereum presenti sugli exchange, che fanno il paio con una supply in ribasso ormai da tempo.
Altro segnale bullish? In genere l’interpretazione è questa – in particolare se legata a quanto sta avvenendo in termini di staking e di base monetaria.
Gli exchange stanno avendo problemi anche a causa dello staking – con Kraken che ha interrotto l’offerta di Staking as Service liquidando tutti i clienti USA e Giappone, un evento che ha portato ad una certa pressione in termini di uscita dallo staking non appena questa è stata abilitata.
Una questione che, in assenza di un forte trend positivo che arriva da altrove – vedi i programmi di liquid staking come quelli di Lido Finance – avrebbero potuto causare un’inversione del trend che ad oggi, con il 20% degli Ethereum che sono in staking e con code nulle per l’unstaking non sembrerebbe essersi verificato.
Segnali bullish? Se queste sono le condizioni in un momento di basso interesse per tutto il comparto, la nostra risposta è per ora “sì”.
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