La tempesta che tutti si aspettavano è infine arrivata. Nel giro di pochi minuti sono arrivate le citazioni in giudizio a carico di Celsius e del CEO Alex Mashinsky da parte di SEC, CFTC e Dipartimento di Giustizia. Le accuse, tutte legate al crack del popolare servizio di crypto lending sono gravi e potrebbero costare a Mashinsky una lunga permanenza in carcere.
Dalla frode su titoli finanziari a complotti orditi al fine di truffare i clienti: nelle lunghe denunce delle principali agenzie governative degli Stati Uniti ci sono tutti o quasi i principali crimini finanziari di cui un privato cittadino può essere accusato. E secondo quanto riportato da Coindesk ci sarebbero in totale ben sette capi di accusa.
Mashinsky sarebbe stato inoltre arrestato questa mattina negli Stati Uniti. Non è chiaro se sia stato arrestato anche il Chief Revenue Officer, Roni Cohen-Pavon – che è presente in parte delle denunce mosse dalle autorità USA.
Un altro crypto processo da serie TV
Si tratterà di un altro processo nel mondo crypto che contribuirà a destare scalpore presso l’opinione pubblica – e che forse farà tirare un sospiro di sollievo ai tanti che hanno perso tutto dalla malagestione – secondo DOJ truffaldina – di Celsius da parte delle massime cariche societarie.
Mashinsky ha descritto Celsius come banca dei tempi moderni, dove i clienti avrebbero potuto depositare in sicurezza i propri asset e ottenere interessi. In verità però, Mashinsky ha gestito Celsius come un fondo di investimento ad alto rischio, ottenendo denaro dai clienti con presupposti e promesse che si sono poi rivelati falsi.
Al contempo SEC accusa Mashinsky – con una denuncia che è stata depositata in contemporanea a quella del Dipartimento di Giustizia – di aver violato le leggi sulle security, facendo riferimento al token $CEL che era collegato alla piattaforma, nonché di aver commesso frode per mezzo di titoli finanziari.
CFTC – che è l’agenzia che si occupa invece del mercato dei derivati, ha accusato Mashinsky di aver, in modo volontario e organizzato – truffati centinaia di migliaia di clienti rappresentando in modo non corretto l’effettiva sicurezza della sua piattaforma e la potenziale profittabilità dei suoi asset digitali.
- Truffa continuata
A Mashinsky viene anche contestato di aver continuato ad offrire i suoi prodotti con rendimenti fuori mercato anche successivamente all’evidente crollo del mercato. Una questione che potrebbe aggravare ulteriormente una posizione che, dalle denunce, sembrerebbe già compromessa.
Anche la Federal Trade Commission coinvolta
La quarta agenzia ad essere coinvolta è FTC, la Federal Trade Commission, che accusa Mashinsky di aver dichiarato il falso affermando che gli asset dei clienti erano coperti 1:1.
Una situazione in evoluzione sulla quale vi terremo aggiornati non appena ci saranno nuove notizie che arriveranno dagli States. Ora i crypto-truffati aspettano due grandi processi: il primo è quello a Sam Bankman-Fried di FTX, il secondo quello a Alex Mashinsky di Celsius e chissà che il terzo non sia quello a Do Kwon di Terra Luna, con il fondatore del network che per il momento sta ancora scontando una pena per l’utilizzo di passaporti falsi in Montenegro.