La causa contro SEC ha impedito, per più di due anni, a Ripple di stringere partnership negli USA. Ora le cose potrebbero cambiare, almeno secondo quanto fanno intendere i dirigenti del gruppo che controlla l’intero ecosistema. Secondo quanto è stato riportato da CNBC, la dirigenza si aspetta di poter iniziare ad intavolare le prime discussioni con gruppi bancari americani.
Questo almeno secondo l’opinione di Stuart Alderoty – che fa parte del consiglio generale di Ripple e che si è dimostrato a più riprese entusiasta della recente decisione delle corti USA sullo status di XRP come security o meno.
Per quanto la notizia possa sembrare bullish, ci saranno però da fare altre considerazioni riguardo la possibile espansione di Ripple anche negli Stati Uniti, giurisdizione all’interno della quale il gruppo ha avuto problemi ad affermarsi proprio a causa dei problemi legati al processo contro SEC.
Chi segue da vicino le evoluzioni del mondo Ripple conoscerà certamente l’espansione commerciale di XRP, che avviene tramite intermediari bancari che entrano in partnership con il gruppo e con ODL, il suo network per la liquidità on demand. Fino ad oggi tali accordi sono stati principalmente finalizzati in Medio Oriente e nel Sud Est Asiatico, con gli USA che sono risultati essere inaccessibili a causa della lunga e costosa causa con SEC, il regolatore dei mercati finanziari a Washington.
La situazione però, almeno secondo quanto comunicato da Stuart Alderoty, che è Chief Legal Officer di Ripple, starebbe per cambiare. E questo è dovuto alla recente pronuncia del giudice Analisa Torres, che ha categoricamente escluso lo status automatico di security per XRP.
Credo che possiamo essere speranzosi sul fatto che questa decisione possa dare la sicurezza, alle istituzioni finanziarie, di venire da noi e per avere una conversazione su quali problemi stanno avendo nei loro business, problemi reali come muovere denaro oltre confine senza pagare commissioni molto elevate. […] Se tutto va bene, questo trimestre vedrà molte conversazioni negli USA con potenziali clienti, che potrebbero portare a business reali.
Tuttavia, come ripete lo stesso Alderoty, non si tratta di una decisione completamente positiva per Ripple.
Il giudice – sebbene noi non siamo d’accordo – ritiene che le nostre vendite di Ripple verso gli investitori istituzionali abbiano gli attribuiti di un contratto di investimento e sarebbero dovute essere sottoposte a registrazione. Studieremo la decisione del giudice.
Come abbiamo già commentato sulle pagine di questo sito, in realtà ci saranno strascichi importanti per quanto riguarda il potenziale futuro di Ripple tanto negli USA quanto altrove. La decisione sulle vendite preliminari verso gli investitori istituzionali prefigura potenzialmente una multa molto salata per Ripple, che per molti potrebbe essere anche in grado di minacciare la tenuta finanziaria della società.
Un tema sul quale torneremo più tardi anche con il nostro Podcast e con ulteriori approfondimenti proprio sul nostro sito.
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