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Al G20 per schiacciare crypto e exchange? | FSB lancia le sue…

FSB - il Financial Stability Board - propone nuove regole da sottoporre al G20 su crypto, exchange e stablecoin.
2 anni fa
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Arriva un’altra proposta di regolamentazione del mondo crypto su scala globale, e questa volta a parlare è un’altra entità sovranazionale, che punta a offrire delle linee guida che dovrebbero essere seguite, per quanto possibile, a livello globale. FSB, il Financial Stability Board, ha anche annunciato che parlerà al G20 insieme al Fondo Monetario Internazionale.

Cosa si propone? Oltre alla disciplina dello stesso rischio, stessa regolamentazione, che tratterebbe ciascuna criptovaluta in relazione alla sua funzione economica e non alla tecnologia che implementa, vengono proposte anche alcune restrizioni per gli exchange, allo scopo di proteggere, almeno a loro detta, gli investitori.

Si parla di segretazione degli asset – ovvero della separazione tra quelli propri degli exchange e quelli dei clienti – così come dell’eliminazione ove possibile dei conflitti di interesse, tema molto caro anche a Gary Gensler di SEC.

Anche FSB vuole regolamentare il settore crypto – ecco come

FSB, il Financial Security Board ha pubblicato linee guida aggiornate sul mondo crypto – allo scopo di proteggere gli utenti e la stabilità finanziaria a livello globale. Diversi i temi toccati, partendo ancora una volta dall’incredibile crack di Terra Luna e del suo stablecoin – evento che per i grandi enti sovranazionali sembrerebbe essere la scintilla definitiva che ha acceso la macchina delle proposte.

Ma cosa propone FSB? E potrà essere effettivamente recepito dalle diverse legislazioni nazionali?

  • Una disciplina uguale per tutti gli asset che svolgono la stessa funzione

Nella regolamentazione, dice FSB, non devono esserci differenze che partono dalle diverse tecnologie utilizzate. Si deve partire dall’aspetto economico dei token e cercare di offrire una disciplina il più possibile omogenea.

  • Segregazione degli asset

C’è grande pressione sui regolatori nazionali affinché vengano implementate regole per la seperazione tra gli asset dei clienti e quelli degli exchange. Proposta che in realtà è arrivata già da più parti, anche a livello europeo e che con ogni probabilità incontrerà il favore di diversi legislatori nazionali.

Cosa bolle in pentola?
  • Il conflitto di interessi

Ci sono conflitti di interessi presso gli exchange, che secondo FSB concentrano diverse funzioni che nel mondo finanziario tradizionale sono invece separate. Trading, custodia, market maker: i più grandi exchange svolgono spesso le stesse funzioni. La loro separazione è un pallino anche di Gary Gensler di SEC – cosa che probabilmente porterà ad ulteriori pressioni.

La questione stablecoin

Si parla anche di stablecoin – questione che diventa sempre più pressante per le autorità dati anche volumi e consistenza del marketcap dei più popolari. E anche a causa di quanto avvenuto a UST di Terra Luna.

Si parla di risk management possibilmente solido e di altre regole che prenderanno forma, in termini di proposte, durante la prossima riunione del G20. Riunione durante la quale FSB parlerà di concerto con il Fondo Monetario Internazionale, in realtà mai morbido nei confronti del settore.

Le pressioni saranno sufficienti per spingere i paesi del G20 a prendere una decisione? Difficile: le sensibilità sono molto diverse, così come sono diversi gli atteggiamenti avuti in passato, dai paesi del G20, nei confronti del mondo crypto.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Sono tutte questioni teoricamente giuste, ma nell'implementazione pratica è alto il rischio che verranno weaponizzate per cercare di controllare/vietare.
    Change my mind.

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