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Continuano ad arrivare grandi nomi nel settore Bitcoin e crypto. Questa volta tocca al terzo gruppo bancario d’Europa, Société Générale, che ha appena ricevuto, prima nel paese, licenza completa per custodia e trading di criptovalute in Francia. Un passaggio che era atteso – anche se non in tempi così brevi – in un paese, la Francia, dove la questione regolamentare è ancora piuttosto complessa e su più livelli.
Tutto questo sì in attesa del MiCA, ma anche in anticipo dello stesso – con Société générale che diventa così il primo gruppo bancario di grandi proporzioni in Europa a buttarsi a capofitto all’interno del settore.
Il tutto tramite la controllata FORGE – che già da tempo opera nel settore delle criptovalute e che in passato aveva stretto anche accordi con Metaco, società di custodia ora diventata di proprietà di Ripple Labs, la stessa società che controlla Ripple XRP.
È Société Générale la prima banca europea a ottenere licenza completa per le cripto
Una banca che non è certamente da sottovalutare, perché è la quarta in Europa secondo diverse metriche. E dopo aver ottenuto registrazione nello speciale albo di AMF, la CONSOB francese, ora ha ottenuto una licenza completa. Ed è la prima società della Francia ad ottenerla.
Il sistema in Francia è articolato su due livelli, con una registrazione che è obbligatoria per tutti gli operatori nel paese. Oltre alla registrazione è stato attivato anche un sistema di licenze integrato, del quale appunto Forge di Société Générale è il primo destinatario.
Altri, come ad esempio Binance, sono dotati per il momento soltanto di registrazione, che è comunque per ora sufficiente ad operare nel paese.
Si tratta di un ottimo segnale per tutto il mercato crypto, che dopo la questione ETF Bitcoin negli USA – continua a conquistare territori e giurisdizioni, anche e soprattutto grazie all’arrivo di grandi gruppi come questo.
Altre banca in Francia si danno da fare
Come BNP Paribas per limitarci alla Francia. Se poi dovessimo uscire dai confini della Repubblica Francese troveremmo anche Deutsche Bank, che sta seguendo un percorso simile, così come altre insospettabili banche in Germania e Austria che stanno organizzando operazioni simili. Tutto questo, però, senza l’Italia, dove i grandi gruppi sembrano essere completamente disinteressati a questo mercato, se non tramite controllate dai volumi piuttosto marginali.
Occasione persa, cronico ritardo del nostro paese o paura di trovarsi invischiati in mercati che non si capiscono? Difficile rispondere per adesso. Sta di fatto che Francia e Germania sembrano per il momento aver preso il controllo intero della situazione.
Notizia positiva per le cripto?
Decisamente sì, si tratta di un’ottima notizia sia per il mondo di Bitcoin che per quello delle criptovalute, per quanto chi ci segue ha già tante altre alternative per comprare e vendere questi asset.
L’impegno di questi gruppi però avrà come obiettivo quello di offrire servizi a chi probabilmente non è ancora nel mercato e che potrebbe trovare nell’offerta di servizi da parte di banche conosciute un ulteriore invito… a interessarsi di BTC e del resto del mondo crypto.
