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Gary Gensler contro “truffatori crypto” | E chiede soldi a Congresso

Gensler vuole più soldi. E li vuole per combattere le crypto.

È tempo di bussare a denari. In realtà non è la prima volta che lo fa pubblicamente – e in passato ne avevamo già parlato su queste pagine nelle precedenti occasioni. Gary Gensler vuole più fondi per combattere un mercato che ritiene essere il wild west. Sì, si tratta di quello delle criptovalute, suo pallino e sua nemesi, con la causa contro Ripple, non andata secondo i piani, che non sembrerebbe aver demoralizzato in alcun modo il capo di SEC.

Capo di SEC che è tornato sull’argomento chiedendo la possibilità di espandere gli scopi – anche al fine di proteggere gli investitori dai cattivi delle crypto – che sarebbero costati al pubblico americano già una quantità importante di denaro duramente sudato.

Non è chiaro – in particolare in un Congresso a trazione repubblicana, e che non sembrerebbe avere grandi simpatie per Gary Gensler – quante siano le possibilità che questo aumento del budget venga accordato.

Gary Gensler vuole più denaro dai contribuenti

L’agenzia di Gary Gensler non è tra le più povere del pianeta. Nel corso del 2023 ha avuto a disposizione, stanziati dal Congresso, quasi 3 miliardi di dollari. Denari che però non sarebbero sufficienti per l’Agenzia, dato che ci sarebbe da combattere un nuovo cattivo arrivato sui mercati USA.

Il cattivo, neanche a dirlo, è quel mondo crypto che Gensler ha definito già in passato come ricco di truffe e truffatori, e di persone che in ultimo vogliono soltanto mettere le mani sui denari, duramente sudati, dei cittadini americani.

Abbiamo visto il Wild West dei mercati crypto – che è pieno di operatori illegali, nel quale gli investitori hanno trasferito i propri sudati asset, investendoli in un mercato altamente speculativo. Con fondi adeguati ai nostri obiettivi, possiamo essere dei difensori ancora più forti del popolo americano – per gli investitori e per gli emittenti.

Questo il messaggio – preparato – che ha letto di fronte all’US Senate Commission on Appropriations.

In realtà una richiesta simile era stata avanzata già nel maggio 2022 al culmine dello sconforto per il mondo crypto e quando sembrava che servisse effettivamente una sorta di cavaliere mascherato per riportare ordine in un mercato sfuggito di mano.

E anche nel marzo 2023 – anche se per questioni non direttamente correlate al mondo crypto – Gensler aveva chiesto un aumento del budget, lamentando che l’agenzia, tramite gli ultimi aumenti di budget a disposizione, era meramente tornata ai livelli del 2015.

Gensler richiesta budget
Gensler chiede ancora soldi

Verranno accordati? È un problema per il mondo crypto?

Riteniamo che ci sarà una dura battaglia politica su questo aspetto, in particolare dato che siamo in avvicinamento alle prossime elezioni presidenziali USA, che a cascata produrranno anche nuovi direttori per le principali agenzie federali, compresa SEC.

Una SEC che una parte rilevante del Partito Repubblicano riterrebbe ormai fuori controllo, in particolare per quanto riguarda il rapporto con il settore crypto. La situazione è più che mai politica – e quanto richiesto da Gensler utilizza vecchi schemi che però in politica spesso hanno funzionato.

E cioè di agitare spauracchi e pericoli imminenti al fine di ottenere una mobilitazione, in questo caso di denaro. Niente di nuovo sotto il sole occidentale: Marco Porcio Catone, che forse conoscerete come Catone il Censore, si presento al Senato con una cesta di fichi, a sua detta provenienti da Cartagine.

Trattandosi di un periodo storico in cui conservare tali prelibatezze non era esattamente facile, Catone ebbe gioco facile a rappresentare Cartagine come particolarmente vicina geograficamente – e quindi meritevole di distruzione. Chissà se Gary Gensler riuscirà nello stesso capolavoro di convinzione del Senato/Congresso.

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