Il mondo crypto non è certo nuovo a colpi di scena, anche se questo potrebbe batterli tutti. Secondo il nuovo CEO di Terraform Labs, la società dietro la versione originale di Terra Luna, la porta per Do Kwon sarebbe sempre aperta. Non è chiaro però – questo è il parere di chi vi scrive – come sarebbe possibile per l’ex enfant prodige del mondo crypto con quali tempi e modalità potrebbe tornare non solo a capo di Terra Luna, ma anche in libertà.
Do Kwon sta infatti scontando una breve pena in Montenegro per aver utilizzato un passaporto falso, successivamente alla quale ci si aspetta che venga dato seguito ad almeno una delle due richieste di estradizione, la prima della Corea del Sud, la seconda invece degli Stati Uniti.
E verrebbe anche da chiedersi che tipo di aiuto potrebbe offrire Do Kwon, uno dei personaggi più invisi al mondo crypto oggi, dopo un crack miliardario che ha affossato tutto il mercato.
A parlare è il capo di Terra Luna attuale, quel Chris Amani che ha assunto la guida di Terraform Labs lo scorso aprile, almeno a guardare lo storico su LinkedIn. E quello che ha detto non piacerà ai molti che sono rimasti scottati dalla vicenda Terra Luna, UST e Anchor. Una storia che è costata a mercati, investitori e risparmiatori miliardi di dollari.
La nostra mission è di ricostruire Terra Luna insieme alla community.
E fin qui potremmo anche esserci, dato che Terra Luna come ecosistema piaceva a molti, tanto da spingere un gruppo di utenti e sviluppatori a clonare il sistema. Difficile però che il vasto pubblico che si interessa di crypto farà buon viso a cattivo gioco riguardo la seconda questione sollevata da Amani, ovvero il possibile ritorno di Do Kown.
Le porte di Terraform Labs, ha affermato, sarebbero sempre aperte per quello che era uno dei personaggi più in vista del mondo crypto. E che è ritenuto il principale responsabile del crack.
Certo è che sarebbe parecchio difficile assistere ad un’evoluzione del genere. Do Kwon con ogni probabilità sconterà ancora molti anni di carcere, anche successivamente alla scarcerazione in Montenegro, dove è detenuto per aver utilizzato un passaporto falso.
Quando avrà scontato questa condanna infatti ci sarà da vedere come si muoveranno tanto la Corea del Sud quando gli Stati Uniti – che lo avrebbero già richiesto in estradizione.
E in quel caso le condanne potrebbero farsi decisamente più sostanziali e sostanziose, e certamente lunghe a sufficienza da precludere il ritorno di Do Kwon in sella a Terraform Labs. Sempre ammesso che questa sia una buona idea.
Ad oggi i dipendenti sarebbero circa 40 e starebbero lavorando alacremente alla rinascita del progetto. Scommessa impossibile? Probabilmente sì. Ma è altrettanto vero che il mondo crypto ci ha abituato a tante sorprese.
Alcune delle quali anche contro le basilari norme del buon senso. E quando si tornerà a crescere come durante l’ultima bull run, siamo certi che in molti avranno dimenticato cos’è accaduto.
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