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Anche se il dato dovrebbe essere già scontato e certo al 100%, vale comunque la pena di prenderlo in considerazione. La settimana che si apre domani infatti sarà la settimana del FOMC, la riunione dei plenipotenziari dei tassi di interesse negli USA. Una riunione che per quanto sia scontata sul dato numerico, contribuirà ad imprimere una direzione ai mercati.
Sì, il rialzo sarà di 25 punti base e su questo non dovremmo aspettarci sorprese, così come non se ne aspettano, almeno fino ad oggi, i mercati. Ci saranno però altre questioni collegate a questo dato che potrebbero cambiare il modo in cui andremo a leggere il mercato per le prossime settimane.
Il dato interessa chiaramente anche Bitcoin – che dai dati macro di questo tipo è più che interessato. E di conseguenza andrà ad interessare anche il resto del comparto crypto – che quando ha da valutare circostanze legate al mondo macro, non può che seguire a stretto giro Bitcoin.
Il 26 luglio sarà il giorno del FOMC
Il FOMC è il nome del consesso che si riunisce periodicamente per decidere come dovranno muoversi i tassi di interesse, una grandezza fondamentale per un’economia che sta cercando di uscire da una fase caratterizzata da elevata inflazione.
Uscita che sebbene non completata ancora, sembrerebbe essere quasi in dirittura d’arrivo, almeno negli USA. Per Federal Reserve e per Jerome Powell che la guida però non sembrerebbe essere ancora il momento di tirare i remi in barca.
- Previsioni: +25 bps
Le previsioni sul prossimo FOMC sono di 25 punti base di rialzo, dopo che durante la precedente riunione si era invece deciso di sospendere i rialzi.
Non dovrebbero esserci sorprese, almeno a guardare le aspettative del mercato che sono quasi sempre correttamente raccolte anche dal FedWatch di CME e che riportiamo qui per completezza.
Bitcoin e il mondo crypto non dovrebbero dunque essere agitati dal dato in sé, piuttosto scontato. Ci sarà però la conseguente conferenza stampa che dovrebbe lasciar intendere che aria tiri dalle parti di Fed per i prossimi mesi, tenendo conto del fatto che gli ultimi dati sull’inflazione sono stati maggiormente positivi rispetto alle aspettative.
- Cosa faranno Bitcoin e crypto?
Come tutti gli asset di rischio, Bitcoin e crypto stanno aspettando un allentamento delle politiche monetarie restrittive che tuttavia non sembrerebbero aver poi impattato sul mercato degli asset di rischio granché, almeno sul medio periodo.
Ripetiamo però che l’appuntamento importante sarà alle 20:30 del 26 luglio, quando ci sarà Powell in conferenza stampa ad illustrare le motivazioni della decisione, insieme a qualche indicazione per il futuro di breve periodo.
Mercato che intanto si è raffreddato
La lunga fase di movimenti laterali di Bitcoin e crypto ha contribuito a raffreddare il mercato. A questo hanno anche contribuito anche volumi che si confermano molto bassi e poco adatti a scatti repentini al rialzo o al ribasso.
Il dato che riportiamo qui sopra è inerente alla volatilità: è la più bassa da inizio anno, all’interno di un 2023 comunque non entusiasmante in termini di movimenti.
Anche il Crypto Fear & Greed Index si è decisamente raffreddato e nel momento in cui scriviamo questo approfondimento segna 54 su 100. Un buon segno? Contando che arriviamo dal 65 di un mese fa senza che il prezzo sia cambiato granché, a nostro avviso sì.
- Profondità di mercato
È bassa. L’acqua è decisamente poca e si vede il fondale – metaforicamente parlando. E questo vuol dire che bastano ingressi sul mercato anche di entità non importante per muovere significativamente il prezzo.
Occhio dunque, in preparazione ad una settimana che ci rivelerà un dato certamente importante, per quanto oggi scontato. Per chi volesse poi guardare al lato on chain e tecnico qui abbiamo pubblicato un’analisi aggiornata su BTC, utile per chi dovrà prendere le misure ad un mercato oggettivamente di difficile lettura.
