I movimenti laterali hanno ridotto l’attenzione anche su Ethereum, complice l’assenza di novità plateali e bombastiche che possono creare movimenti in una fase così complicata del mercato, complicata sì, ma comunque caratterizzata dai bassi volumi. E invece almeno ad avviso della nostra redazione ci sono 4 motivi per essere bullish su Ethereum, motivi solidi che abbiamo ricavato da analisi on chain, fondamentali e dello staking.
I dati, almeno a nostro avviso, sono tutti positivi, e li raccoglieremo all’interno di questo specifico approfondimento, nato per offrire a chiunque abbia già investito o stia pensando di investire in Ethereum tutto quello di cui ha bisogno per capire che direzione potrebbe prendere il mercato.
Per chi guarda soprattutto al medio e lungo periodo rimane assolutamente fondamentale tenere conto dei numeri veri, quelli di cui purtroppo in pochi parlano e che a nostro avviso possono davvero fare la differenza per questo tipo di asset.
A prescindere dagli imprevedibili movimenti di breve periodo, c’è tanto di cui si dovrebbe parlare per chi vuole cercare di comprendere quali siano i fondamentali di Ethereum in questa specifica fase di mercato.
Siamo stati i primi a parlarne – e forse ora è il momento del giro d’onore. Lo staking di Ethereum continua a crescere, fattore che è il segnale a nostro avviso più importante della fiducia che si ha nell’ecosistema.
I depositi, in verde nel grafico che abbiamo ottenuto da Dune, sono ancora molto superiori ai prelievi, fatta qualche rarissima eccezione. Sì, è il primo importante segnale di forza.
Lo staking è diventato problematico negli USA – cosa che ha portato Coinbase a tirare i remi in barca e Kraken a pagare una salata multa all’interno di un accordo.
Almeno a guardare i dati della crescita di Lido Finance e degli altri servizi simili, è stata però già trovata l’alternativa per certi capitali. Anche questo problema sembrerebbe essere definitivamente risolto. Almeno fino a quando SEC si interesserà – è una possibilità – di questo tipo di protocolli.
Il trend è chiaro ormai da tempo. E sta continuando anche all’interno di un momento molto particolare per il mercato, con volumi molto bassi anche sugli exchange.
Nel grafico che alleghiamo l’andamento degli Ethereum presenti sugli exchange è in forte riduzione. E continua dunque a confermare un trend importante – e a nostro avviso molto positivo.
È da sempre una delle metriche che riteniamo essere tra le più importanti per analizzare lo stato di salute di un ecosistema. Nonostante i volumi sugli exchange centralizzati siano ai minimi e nonostante anche le transazioni su chain non siano al top, la TVL – il totale dei valori on chain, si è stabilizzato.
Il grafico mostra chiaramente tale canale – cosa che, lo ripetiamo ancora una volta, riteniamo essere un ottimo segnale di salute per questo ecosistema.
Con il mondo crypto che si trascina avanti ai minimi termini sia per volatilità sia per volumi, rimane d’obbligo prestare la massima attenzione a quanto potrebbe avvenire sul breve periodo.
Le informazioni che abbiamo condiviso qui sono tutte da ritenersi utili per il medio e lungo periodo. Per il breve le nostre analisi tecniche sulel crypto sono invece quanto c’è di indicato per capire come si potrebbe muovere il mercato.
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