Le quotazioni di Ethereum (ETH) sono in netto calo nel cambio contro dollaro americano sin dal picco di venerdì 14 luglio scorso, toccato a 2027.37. Proprio durante la sessione odierna è stato aggiornato il minimo di periodo a 1832.51. La crypto, in dieci giornate, ha quindi esteso le perdite fino ad un – 9.61%.
L’aggiornamento di questa settimana parte da alcune considerazioni che derivano dall’analisi del grafico storico a candele mensili. Esso ci consente di apprezzare le dinamiche dell’oscillazione che si sono sviluppate a partire dai minimi del 2022, registrati a 880.78 dollari.
Dopo aver completato un periodo di quasi 11 mesi di rialzo, i valori hanno perso slancio rialzista dopo il superamento della linea dei 2100.00 dollari avvenuto lo scorso aprile. Da quasi quattro mesi, ormai, l’oscillazione sta consolidando nell’area compresa fra 1695.00/1755.00 e 2165.00.
Questi due livelli corrispondono rispettivamente al supporto ed alla resistenza principali di riferimento per le prossime due-quattro settimane almeno. Le aspettative sono di ulteriore ampliamento dell’attuale fase di stabilizzazione, il che significa che dovremo mettere in preventivo ripetuti cambi di tendenza nello spazio tra i livelli tecnici maggiori menzionati.
Un peggioramento secco dello scenario tecnico si potrebbe avere solo in caso di violazione consolidata dei 1695.00 dollari. Tale evento, tuttavia, da un punto di vista tecnico non appare in questo momento molto probabile. Ricordiamo in ogni caso che il barriera di supporto di lungo periodo, quella che sorregge l’intero trend al rialzo dal 2022, è situata non prima della zona fra i 1510.00/1530.00. In altre parole, la tendenza di fondo non è al momento da considerare in alcun modo a rischio.
Per approfondire le dinamiche di funzionamento dei segnali tecnici qui esposti, rimandiamo alla lettura della nostra ricca sezione-guida all’analisi disponibile gratuitamente sul sito.
Ethereum fa parte della nostra lista aggiornata delle 35 cryptovalute “primissima scelta”, per la composizione di portafogli di tendenza. A beneficio dei neofiti, precisiamo che stiamo parlando del secondo asset digitale al mondo per importanza, subito dopo Bitcoin.
Ethereum scambia ogni giorno quasi 7 miliardi di controvalore e gode di una capitalizzazione complessiva superiore ai 220 miliardi di dollari. Per ulteriori approfondimenti relativi alla nostra visione su ETH, rimaniamo all’approfondimento pubblicato proprio oggi anche alla luce di dettagliate considerazioni di carattere fondamentale.
Passiamo all’analisi del grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, per fissare con maggiore precisione l’attuale disposizione dei livelli tecnici. Dobbiamo rilevare come prima cosa che la sequenza di segnali rialzisti che stiamo seguendo da fine giugno non si è ancora conclusa. Per la prima volta da oltre un mese, però, rileviamo anche come i compratori si siano appostati leggermente più in basso rispetto all’ottava precedente.
Rispetto all’analisi del 17 luglio scorso, vediamo come i prezzi si stiano avvicinando in accelerazione al vecchio livello di supporto principale che era situato fra 1814.00/1821.00. Attualmente il supporto più vicino va aggiornato a 1807.50/1815.50. Sia questo livello che quello di supporto principale aggiornato, posto ora a 1758.00/63.00, costituiscono livelli di potenziale reazione. Ci aspettiamo che la negatività possa proseguire ancora all’incirca fino al 1° agosto prossimo, prima di cedere nuovamente il comando dell’oscillazione ai compratori. L’obiettivo a 5-10 giornate è situato a 1960.50.
Lo scenario descritto verrebbe rivisto solo in caso di violazione di 1758.00 mediante almeno una chiusura su grafico a 30 minuti. Per i segnali tecnici in real-time sulle crypto più interessanti, seguici sul nostro canale Telegram. Quando sono le 19:54 di lunedì 24 luglio, Ethereum viene scambiato sui migliori Exchange mondiali a 1843.87 dollari, in calo del -2.10 % da ieri.