Il passaggio di Facebook a Meta non è stato soltanto un rebranding. Ha segnalato la svolta dell’azienda del più popolare social network, che da quel cambio nome in avanti ha iniziato a puntare su tecnologie metaverse, per quanto ancora di difficile definizione. Una mossa che, a suo tempo, aveva trascinato in alto anche le quotazioni di diversi progetti crypto, anche se non correlati con la mossa di Zuckerberg.
I conti però – ed è emerso un’altra volta molto chiaramente dalle ultime trimestrali di Meta/Facebook – continuano a raccontare una storia di investimenti ingenti, che non solo non stanno ancora generando ritorni, ma che non hanno neanche un orizzonte temporale certo in tal senso.
Tuttavia non si tratterebbe, almeno secondo Mark Zuckerberg, di un problema. Il CEO del gruppo ha infatti confermato di vedere questi investimenti come una questione di lungo periodo, senza che le perdite attuali, superiori al miliardo al mese debbano spingere l’azienda a cambiare direzione.
In realtà a guardare a come si è mosso il titolo di Meta dopo la pubblicazione delle trimestrali, certamente no. Il gruppo infatti, a fronte di dati economici migliori delle aspettative, ha potuto godersi una buona corsa in borsa, nonostante dalle parti dei metaverse continuino a covare certe preoccupazioni. Di che tipo di preoccupazioni si parla?
Di preoccupazioni innanzitutto economiche. Solo nel secondo trimestre del 2023, il gruppo ha speso 3,7 miliardi di dollari per lo sviluppo di qualcosa che – almeno per gli utenti – è ancora piuttosto intangibile.
Mark Zuckerberg però non sembrerebbe essere preoccupato:
Non posso garantirvi di essere dalla parte giusto su questa scommessa. Ma penso che sia la direzione in cui sta andando il mondo.
Aggiungendo questo all’indicazione di non preoccuparsi granché della spesa economica che questo sviluppo comporta. Spesa che era stata più sotto la lente dei riflettori durante le scorse trimestrali che in queste ultime. Segnale che i mercati sono più che disposti a concedere a Zuckerberg di continuare nella scommessa, a patto che gli altri dati siano in linea con le loro aspettative.
Certi grandi entusiasmi che vengono trascinati anche dall’impegno di grandi aziende finiscono per riversarsi anche nel mondo delle criptovalute. Il passaggio di Facebook a Meta aveva avuto un effetto importante su The Sandbox, Decentraland e altri protocolli crypto che sono legati al mondo metaverse.
Allo stesso modo lo abbiamo visto nel mondo dell’intelligenza artificiale. La domanda da farsi ora è e se, una volta che Meta sarà arrivata con il suo prodotto o con i suoi prodotti potrà esserci una spinta per quei protocolli che ne avevano approfittato in passato.
Sognare non costa davvero nulla e la situazione dovrà essere seguita. Per ora, il mondo dei metaverse crypto potrà godersi investimenti – anche in marketing – molto importanti da una società che con questo mondo c’entra poco o nulla. Che sia davvero di buon auspicio e la base per un ritorno di $SAND e $MANA su livelli di prezzo più interessanti?
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