Altra licenza ottenuta da Crypto.com in Europa. Il gruppo guidato da Kris Marszalek ha infatti ottenuto regolare registrazione nei Paesi Bassi, una registrazione che – per gli eventi che si sono verificati poche settimane fa e che coinvolgevano altri exchange, ha anche un forte valore simbolico.
Binance aveva infatti rinunciato ad operare nel paese proprio in virtù dell’impossibilità di ottenere – allo stato attuale – una licenza, cosa che aveva sollevato diverse polemiche sul regime dei Paesi Bassi per gli exchange, ritenuto eccessivamente restrittivo. Per Crypto.com però non sembrerebbe essere stato così, con l’exchange che porta a casa l’ennesima licenza, in un mercato di dimensioni ridotte ma chiave per il futuro del comparto.
Il mondo degli exchange sta cambiando rapidamente – ne abbiamo parlato con Anthony Scaramucci nel nostro ultimo numero del Magazine, che ci ha confermato come il cammino di normalizzazione di queste attività sarà cruciale per il futuro del comparto. E Crypto.com, aggiungiamo noi, sembrerebbe essere sulla buona strada per conquistarsi un posto di rilievo nel mondo crypto che sarà.
Crypto.com si conferma uno degli exchange più attenti al mondo delle licenze, delle registrazioni e delle autorizzazioni. Il gruppo di Kris Marszalek ha infatti annunciato poche ore fa l’ottenimento della registrazione come operatore crypto anche in Olanda, paese che soltanto poche settimane fa aveva chiuso le porte in faccia al leader del settore, Binance, che aveva così confermato la preferenza per l’abbandono delle operazioni nel paese.
Collaborare con i regolatori per far avanzare responsabilmente le industrie blockchain e crypto e di fondamentale importanza per Crypto.com. Questa registrazione dalla Banca Centrale dei Paesi Bassi è una pietra miliare per il nostro business e l’ennesima dimostrazione del nostro sforzo per la compliance. Non vediamo l’ora di collaborare con DNB e altri regolatori in altri paesi del mondo.
Questo il commento di Kris Marszalek, CEO del gruppo, che non ha nascosto un certo entusiasmo per l’ottenimento dell’ennesima licenza del gruppo, un exchange che può vantare registrazioni anche in Francia, a Singapore, nel Regno Unito, a Dubai, in Corea del Sud, in Australia, in Italia, in Grecia, negli Stati Uniti (anche come piattaforma derivati) e alle Cayman, con altri paesi che sono comunque già parte di questa lunga lista.
Tutto questo mentre si è in attesa dell’entrata in vigore del MiCA, che dovrà uniformare la disciplina relativa alle operazioni degli exchange in tutto il territorio dell’Unione Europea.
Cronos Coin non ha per il momento reagito alla notizia, segno di un mercato comunque ancora assopito e con volumi e interessi troppo bassi in questa fase dell’anno. Si tratta però di un’ottima notizia per Crypto.com e per i suoi progetti, in particolare in una fase che vede gli exchange sotto la lente d’ingrandimento delle authority di tutto il mondo.
Un buon colpo portato a segno e un passo in avanti importante in preparazione di quella che sarà la prossima fondamentale fase per il mondo crypto. Una fase che abbiamo analizzato sul nostro Magazine con una delle voci più importanti del settore, Anthony Scaramucci di SkyBridge Capital.
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