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Shock per Ripple, Solana e crypto alt | Il giudice rifiuta…

La tesi del giudice Analisa Torres - pro Ripple - già sconfessata da una corte di giustizia.
1 anno fa
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Shock dalle corti di New York, le stesse che avevano deciso di dare ragione a Ripple almeno parzialmente. Cambia il giudice, cambia il giudizio e cambia anche la causa, per una notizia che quando in Italia era la tarda serata, ha scosso almeno in parte il mondo crypto.

Il giudice Jed Rakoff, che sta seguendo il caso Terraform Labs e dunque il caso legato a Do Kwon e al disastro di Terra Luna ha infatti rigettato tutte le obiezioni e le richieste di archiviazione da parte degli avvocati del gruppo, prendendosi qualche pagina anche per sconfessare quanto deciso all’intero del processo Ripple.

Una decisione forse attesa da molti – che ritenevano l’impianto legale della decisione del giudice Analisa Torres nel caso Ripple troppo fiacco per resistere anche in altri giudizi. Una decisione che apre a scenari non positivi per il comparto, con chi ha fatto short che ha vissuto una nottata vibrante e positiva.

Decisione per il caso Ripple già sconfessata

La decisione per il caso Ripple – che ha visto Ripple Labs prevalere su due questioni su tre – e che aveva dato un buon boost al mondo altcoin è stata già rigettata, per quanto in una causa diversa.

Il teatro è quello della diatriba legale tra SEC e Terraform Labs, legata alle note vicende che riguardano Do Kwon e il suo progetto Terra Luna. A presiedere c’è il giudice Jed Rakoff, che ha deciso di sconfessare quasi completamente quanto deciso da un giudice dello stesso circuito, Analisa Torres, in relazione al caso Ripple.

La corte rigetta l’approccio recentemente adottato da un altro giudice di questo Distretto in un caso simile, SEC v. Ripple Labs Inc. In quel caso la corte ha rilevato che “mentre gli investitori istituzionali si aspettavano ragionevolmente che la società avrebbe utilizzato il capitale ricevuto dalle vendite per migliorar l’ecosistema”, quelli che hanno acquistato i token/coin tramite transazioni secondarie non avevano basi ragionevoli per aspettarsi lo stesso.

Per chi non avesse seguito il caso Ripple, si tratta della curiosa interpretazione dell’Howey Test – il test utilizzato per decidere cosa sia un contratto di investimento e cosa non lo sia negli USA, da parte del giudice Analisa Torres.

Il test di Howey non fa queste distinzioni tra diversi acquirenti. E ha buone ragioni per non farne. Che il compratore acquisti direttamente dagli imputati oppure da una transazione secondaria, la cosa non ha impatto sulle aspettative ragionevoli…

E quindi viene sconfessata completamente la tesi del giudice Analisa Torres, che per chi segue il mercato crypto e investe era stata occasione per portare a casa qualche guadagno.

Cosa cambia ora?

Sul breve nulla, ma è arrivato il primo stop ad un’interpretazione che in molti – in particolare tra gli avversari di Ripple – avevano ritenuto troppo generosa a favore di XRP. Il tutto mentre SEC starebbe preparando l’appello.

Le parole del giudice Rakoff sono molto dure, e accusano Analisa Torres di aver aggiunto altri criteri all’Howey Test che mai hanno rilevato nell’impianto legale USA.

Il mercato paga

Il mercato ha pagato, in particolare per quei token e coin che avevano invece approfittato della decisione. Ripple è tra i peggiori, così come lo è Solana e così come lo sono anche Polygon e altri in odore di security.

Come avevamo già scritto sul nostro Magazine – la questione è tutto fuorché passata – e dovremo aspettarci un ritorno di fiamma di SEC e dei regolatori che ritengono che il mondo crypto sia in larga parte composto da security.

Correzione terminata?

La correzione sembrerebbe essere almeno per il momento terminata. La notizia è stata incassata e dato che in molti si aspettavano interpretazioni del genere, non sembrerebbe aver granché sconquassato il mercato.

La situazione si complica

I prossimi giorni, se dovessero continuare i volumi molto deboli, potranno essere anche più preoccupanti, con qualcuno che inizia a piazzare gli short in attesa di un eventuale (e per molti versi scontato) appello di SEC. Sempre in guardia se stiamo investendo su Ripple. Potrebbero presentarsi delle occasioni, che come sempre però sono accompagnate a grandi rischi.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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