Questa mattina vi abbiamo dato notizia del giudizio nel caso Terraform Labs che costituisce, a detta di molti analisti, una possibile fonte di problemi per Ripple e anche per il resto del mondo altcoin che si era giovato della decisione del giudice Analisa Torres. Una decisione che non ha sposato le teorie legali espresse nel processo crypto del secolo e che dunque ha riportato potenzialmente tutti alla casella di partenza.
Secondo il CLO – Chief Legal Officer – di Ripple Stuart Alderoty, si tratterebbe però di grosse esagerazioni, con la questione Ripple e con le relative decisioni che sarebbero decisamente più importanti, dato che sono arrivate al termine di un processo durato oltre due anni, e non da una ricognizione breve effettuata da un solo giudice in merito ad una mozione.
Non ci sarebbe pertanto nulla di cui temere – e questo sarebbe bullish per XRP, che ieri ha perso qualcosa ma che si trova comunque su livelli di prezzo molto più elevati rispetto a quelli pre-decisione.
Non lo affermiamo noi ma Stuart Alderoty che per Ripple è Chief Legal Officer. Quindi da un lato informato dei fatti, dall’altro certamente interessato a difendere la propria baracca.
Fatemi essere chiaro riguardo una cosa – la decisione sul caso Terra non cambia NULLA riguardo il fatto che Ripple non è una security. La nostra decisione è arrivata dopo un dibattimento completo (sviluppato in più di due anni).
Si tratterebbe pertanto di una decisione da non giudicare in correlazione con il caso XRP, per quanto in realtà il giudice della causa Terraform Labs abbia citato specificatamente quel caso, rigettandolo.
Il caso Terra è solo agli inizi e il giudice deve prendere per buona ogni accusa da parte di SEC.
Questo è quanto ha aggiunto Alderoty, segnalando come si tratti soltanto di una decisione su una mozione preliminare avanzata dagli avvocati di Terraform Labs. Il caso avrà ancora da andare avanti e dovrà essere dibattuto a lungo (nel caso di Ripple ci sono voluti 2 anni).
Per quanto possa essere vero che la decisione non avrà effetti diretti sullo status di Ripple, è altrettanto vero che non è un buon segno che il giudice della causa Terraform Labs non abbia sposato le conclusioni del giudice della causa di Ripple.
Tutto questo mentre si aspetta il ritorno di fiamma di SEC – che dovrebbe quasi sicuramente fare appello.
Tutte quelle che SEC ha citato in giudizio negli ultimi mesi. E dunque certamente Polygon, ma anche Cardano, Solana soltanto per citare quelle con la maggiore capitalizzazione di mercato.
Non si tratta dunque di parteggiare per Ripple, ma di sperare che le evoluzioni del caso Ripple siano positive al punto tale da riversarsi anche sul resto del mercato.
Ne sapremo comunque di più se quando SEC si deciderà a formulare il proprio appello. Soltanto allora potremo sapere su che tipo di basi si svilupperà il resto del programma.
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