Quando il burn automatico rallenta per i bassi volumi, c’è chi decide di fare di testa propria. È il caso del wallet identificato con l’ENS nd4.eth, che ha inviato in burn 2.500 ETH. Una quantità di coin che ad oggi vale circa 4,5 milioni di dollari. Per quanto in molti stiano ricamando sulla vicenda, non sono chiare le motivazioni del gesto, da parte comunque di un wallet che ha ancora in cassa quantità importanti di altri token.
C’è chi ha parlato di reazione al tradimento della compagna – non è chiaro però con quali basi – mentre altri cavalcano l’onda ringraziando il misterioso attore per aver ridotto la supply di Ethereum.
Si tratta comunque di un trasferimento che ha avuto luogo pi di 10 giorni fa, con la questione che però è diventata tra le più discusse del mondo crypto – anche sui social, soltanto adesso.
Una manovra folle? Bruciati 4,5 milioni di dollari in Ethereum
La storia è in realtà piuttosto semplice da raccontare. Un wallet che è identificato con l’ENS nd4.eth ha inviato ad un indirizzo che poi non potrà spenderli 2.500 Ethereum, rimuovendoli effettivamente dalla circolazione per sempre. Una mossa che in molti avranno apprezzato, in particolare in una fase di mercato durante la quale i burn automatici previsti dal protocollo procedono a rilento, dati i bassissimi volumi anche per le transazioni onchain.
Qualcuno in realtà ha avanzato delle ipotesi piuttosto bizzarre, parlando di una sorta di vendetta dopo che il misterioso burner avrebbe scoperto il tradimento da parte della propria fidanzata. Ipotesi per il momento campate in aria però – e che non hanno alcun tipo di conferma da dati, fatti o analisi.
- Potrà recuperarli?
No, i 2.500 ETH sono stati inviati verso un indirizzo “di burn”, al quale nessuno ha accesso e senza che nessuno possa attivarsi per recuperarlo. Il denaro in questione deve essere dato per perso, non solo per chi lo ha inviato, ma anche in termini di supply totale di Ethereum sul mercato.
Il portafoglio ha ancora milioni…
All’indirizzo corrispondono inoltre detenzioni importanti in $GMX – superiori ad un controvalore di 1,8 milioni di dollari, nonché altri tesoretti importanti in $GNS.
Sarà comunque caccia all’identità, per quanto tale sforzo risulti in genere vano, a meno della presenza di una volontà da parte dell’autore di un gesto che in molti ritengono – a buon diritto – folle.
Impatto minimo sulla supply di Ethereum
Per quanto si siano fatte battute sulla riduzione della supply effettiva di Ethereum, si tratta comunque di una quantità di coin molto ridotta e che non avrà impatto in alcun modo sul prezzo di $ETH né oggi né in un futuro lontano.
In altre parole, poco più di battute per una situazione che, almeno per chi non l’ha vissuta in prima linea, avrà certamente degli aspetti divertenti o addirittura ridicoli.
Chissà che non ne sapremo di più a stretto giro di posta – e se il burner mascherato deciderà di rivelare forse non la sua identità, ma le motivazioni del suo gesto.