Ci siamo. Come prevedibile SEC ha inviato la richiesta preliminare per un appello di carattere interlocutorio. Minuzie legali a parte, si tratta del primo passaggio verso un appello per la decisione del giudice Analisa Torres a favore – almeno in parte – di Ripple e dei suoi massimi dirigenti.
L’agenzia governativa che si occupa dei mercati finanziari, SEC, sta pertanto mettendo a punto le fasi iniziali della sua strategia legale, tramite la quale vorrebbe presentare appello per decisioni che riguardano lo status di alcune vendite di Ripple XRP, nello specifico quelle sul mercato secondario effettuate tanto da Ripple Labs quanto da Brad Garlinghouse, che ad oggi è CEO del gruppo.
La notizia era ampiamente prevedibile, ma ha comunque causato delle vendite, per quanto non così consistenti, di $XRP sul mercato. Vendite che hanno causato, in controtendenza con il resto del mercato, ribassi su XRP. Di quanto avvenuto in precedenza e dei possibili risvolti tanto per Ripple quanto per il resto del mercato altcoin, abbiamo parlato in un recente numero del nostro Magazine – dove troverai un resoconto chiaro (anche per chi non mastica i temi giurisprudenziali USA).
SEC ha annunciato nella tarda serata del 9 agosto di aver inviato una lettera con la quale si richiede autorizzazione a quello che si chiama, nel diritto USA, un appello interlocutorio. Si tratta di una particolare tipologia di appello che può essere presentata mentre sulla questione legale non sono stati ancora presentati dei giudizi definitivi ed uno dei modi di procedere che sono nella capacità di SEC oggi.
Ma cosa chiede l’agenzia che si occupa di vigilanza sui mercati USA? Chiede di rivedere la decisione del giudice Analisa Torres che per il momento ha garantito a Ripple lo status di non commodity, cosa che ha chiuso almeno parzialmente una vicenda legale che si trascina ormai dal 2020 e che ha causato importanti danni economici a Ripple Labs.
La decisione del giudice Analisa Torres è controversa, inoltre, non solo per SEC, ma anche per giudici di altri circuiti, che nel giudicare casi analoghi si sono rifiutati di prendere in considerazione le decisioni del giudice di New York.
Una questione legalmente complessa – che si aggiunge alle lungaggini di un caso che si trascinerà almeno fino a metà 2024, con il processo tramite giuria che è stato fissato per il secondo trimestre del prossimo anno.
In realtà i pareri sono piuttosto discordanti. Ripple si aspettava la richiesta di appello da parte di SEC e con ogni probabilità non si farà trovare impreparata almeno sotto il piano legale. XRP tuttavia ha incassato la decisione in modo negativo, perdendo qualche punto percentuale rispetto al prezzo di 24 ore prima.
Rimane ora da vedere se la richiesta di un appello interlocutorio verrà garantita a SEC (cosa che per il momento appare scontata) e quali saranno le conseguenze immediate sul piano giuridico. Per Ripple – in un’estate altrimenti positiva – si preannuncia un periodo di volatilità certamente aumentata.
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