Anche l’Argentina vuole vederci chiaro nel progetto Worldcoin e in particolare nelle modalità di raccolta, gestione e invio dei dati che vengono processati tramite gli ormai noti Orb, i dispositivi per la scansione oculare tramite i quali ci si identifica (e si ricevono anche WLD in cambio).
Dopo l’arrivo del primo stop in Kenya, ora anche Buenos Aires vuole vederci chiaro e sta valutando la possibilità di imporre degli stop alla raccolta di dati dei propri cittadini. Per quanto questo difficilmente sarà un duro colpo per Worldcoin, che continua la sua espansione anche in Europa, si tratterebbe nel caso del secondo stop, per un trend che si sta facendo, per il progetto, preoccupante.
Scattano dunque le indagini anche in Argentina – con Worldcoin che oltre allo stop in Kenya dovrà presto fare i conti anche con indagini già annunciate in Francia e nel Regno Unito, con altri paesi che probabilmente si faranno avanti seguendo questi esempi.
Le agenzie governative argentine vogliono vederci chiaro su Worldcoin, il progetto si Sam Altman che punterebbe – almeno secondo le proprie pubbliche ambizioni – a distribuire denaro in modo equo e ad offrire un metodo per distinguere gli esseri umani dai bot. Secondo quanto è stato diffuso tramite un comunicato stampa, l’Agenzia Pubblica si starebbe interessando della modalità di raccolta, conservazione e invio dei dati che il progetto raccoglie tramite i suoi Orb.
Si tratta dei dispositivi che vengono utilizzati per la scansione oculare che permette poi di registrarsi ai servizi offerti da questo specifico ecosistema e – almeno per ora – anche di ricevere dei premi in WLD. Premi che ai prezzi attuali valgono circa 100$ – un incentivo che è riuscito a far mettere in fila migliaia di persone, in particolare in quelle aree del mondo dove 100$ hanno un potere d’acquisto maggiore.
L’investigazione analizzerà minuziosamente i processi e le pratiche in relazione alla raccolta, al mantenimento e all’uso di dati personali, per identificare possibili violazioni dei diritti riconosciuti dalla legge 25.236.
Questo è il centro del comunicato diffuso da AAIP che in Argentina svolge un ruolo omologo al Garante della Privacy italiano.
Per il momento nulla. Ci saranno – a quanto parrebbe – delle indagini tese a verificare l’allineamento tra le pratiche di Worldcoin e di chi sta gestendo gli orb con la legge Argentina, e soltanto in caso di violazioni effettive delle leggi sopracitate potranno esserci multe e stop.
Non sembrerebbe inoltre che per il momento siano molti i cittadini argentini che hanno deciso di farsi scansionare l’occhio in cambio di denaro, cosa che dovrebbe al tempo stesso ridimensionare i possibili effetti di questo attacco del garante ai danni di WLD.
Per il momento i mercati non sembrerebbero aver accusato granché il colpo, con WLD che continua a seguire il proprio trend specifico senza grossi scossoni.
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