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NIENTE ETF SEC

Shock da ex SEC: Niente ETF Bitcoin fino a… | La rivelazione

Parla un ex di SEC - e non ha buone notizie per gli appassionati Bitcoin.

Secondo John Reed Stark, l’agenzia che si occupa di vigilanza dei mercati finanziari, SEC, non approverà a breve un ETF Bitcoin spot. E ci sarà anzi bisogno di un avvicendamento alla Casa Bianca prima di poter raggiungere un risultato del genere. Parole in controtendenza rispetto a quella che sembrerebbe essere l’opinione generale, con tutti o quasi che si aspettano un’approvazione di questo prodotto.

A parlare è quel John Reed Stark che in passato era stato in forza a SEC e che da qualche tempo si è guadagnato una certa popolarità su Twitter / X, anche grazie a posizioni causticamente avverse a Bitcoin e al mondo delle criptovalute.

Altri specialisti – che in passato non avevano avuto però nessun legame con SEC – sono però di parere diverso. Come Eric Balchunas di Bloomberg che abbiamo intervistato in esclusiva per il nostro Magazine. Ma perché l’ex agente SEC è così convinto del cattivo esito di quanto sta avvenendo dalle parti dell’ETF Bitcoin Spot?

Servirà l’avvicendamento alla Casa Bianca

Secondo John Reed Stark – che un tempo era in forza a SEC e ora diffonde le proprie opinioni (piuttosto seguite) su Twitter, non ci sarà verso almeno per ora di vedere l’approvazione di un ETF Bitcoin Spot. E così continuerà ad essere fino a quando non ci sarà un avvicendamento alla Casa Bianca, che se dovesse essere in futuro occupata da un Presidente repubblicano, permetterebbe a SEC di operare con controlli certamente minori, almeno nelle opinioni di Stark.

La mia opinione è che SEC NON approverà un Bitcoin ETF Spot per tutta una serie di motivi […] Tuttavia credo che l’onda delle regole sulle crypto potrebbe cambiare in modo importante dopo le elezioni.

Aggiungendo poi:

Le questioni legate alle regole sulle criptovalute sono diventate tristemente partigiane da SEC. […] [Quando ero da SEC] ad esempio il presidente Donald Trump, la segretaria Hillary Clinton e Maxine Waters condividevano tutti la stessa opinione sulle cripto – e cioè che fossero una malattia orrenda e pericolosa.

E ricordando anche che almeno a quei tempi…

L’attacco di SEC alle crypto era cominciato sotto Jay Clayton, che era stato nominato dai repubblicani, che operò come un forte e inflessibile critico del mondo crypto e che ha dalla sua più anni di dichiarazioni pubbliche contro le cripto […]

In altre parole il punto di John Reed Stark è che un tempo – più felice a sua detta – tutti detestavano le cripto. Tempi più sicuri per il popolo americano, che però ora potrebbero diventare un ricordo del passato se dovesse vincere un repubblicano nel 2024.

Cosa c’entra la presidenza?

C’entra perché a indirizzare SEC nominando i direttori è, negli USA, la presidenza. E secondo Reed, che non pare nascondere forti simpatie democratiche, sarà il diluvio nel caso di arrivo dei repubblicani alla Casa Bianca.

  1. Ridurrà notevolmente gli forzi della SEC per controllare le criptovalute, perseguendo probabilmente per lo più casi di frode, riconsiderando gli sforzi dal perseguire reati di registrazione (come il mancato registro di una piattaforma di trading di criptovalute come borsa, intermediario finanziario…); e
  2. Diventerà molto più aperta all’approvazione di un ETF spot su Bitcoin e molto più propensa a intraprendere altre significative azioni regolamentari favorevoli alle criptovalute.
Partigianeria? Davvero?

Che sia questo il caso? Vedremo. I Repubblicani sembrerebbero essere in rimonta, e anche altrove sembra che il vento potrebbe cambiare. Sarà sufficiente per avere un altro clima negli USA? E servirà davvero un avvicendamento alla Casa Bianca prima di vedere un ETF Bitcoin spot?

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