Continua la pressione su SEC per gli ETF a tema crypto. Questa volta non si tratta però di Bitcoin Spot, ma di un nuovo trend che presto potrebbe essere cavalcato anche da altri gestori. A prendere in mano la situazione è Valkyrie, gestore attivo principalmente nel mondo crypto, che secondo le notizie che arrivano dagli Stati Uniti il gruppo ha infatti inviato richiesta formale di approvazione di un ETF Ethereum basato però sui futures.
E quindi un prodotto che ricalca quanto già approvato per Bitcoin per diversi prodotti. Una notizia importante – non tanto come vedremo per l’eventuale movimento di prezzo di Ethereum – ma per la pressione che la questione eserciterà su una SEC che appare, almeno per il momento, piuttosto in difficoltà.
Questo si aggiunge a prodotti ibridi Bitcoin-Ethereum che sono stati già richiesti da diverse società, per una pressione crescente – almeno negli USA – su regolatori per ora sordi a tali richieste.
La questione più importante rimane comunque quella legata all’ETF Bitcoin Spot – qui ne abbiamo parlato in esclusiva con Eric Balchunas di Bloomberg.
Ora anche Ethereum vuole il suo ETF
O meglio, lo vorrebbe Valkyrie, che ha appena inviato una richiesta di approvazione per un ETF che replicherà il prezzo dei futures su Ethereum, una tipologia di prodotto che in passato non era stato mai approvato da SEC. Una richiesta che arriva in un momento molto particolare per SEC, che si trova sotto il fuoco di fila di grandi gestori come iShares di BlackRock, Invesco e Fidelity.
È questo il contesto all’interno del quale si deve interpretare la richiesta di Valkyrie per l’approvazione di un ETF su Ethereum basato sui futures sullo stesso crypto-asset che sono quotati al CME di Chicago, mercato nel quale ormai da tempo il sottostante del fondo della richiesta viene scambiato.
Ether può essere considerato come una valuta o una commodity digitale a seconda del suo specifico uso in particolari transazioni. Ether può essere utilizzato come mezzo di scambio o unità di conto, e anche se un numero di grandi e piccoli rivenditori accettano Ether come forma di pagamento negli Stati Uniti e nei mercati esteri, c’è un uso relativamente limitato dell’ether per pagamenti commerciali e al dettaglio.
Questo è quanto si legge nella richiesta di approvazione, per quella che sembra essere una sintesi plastica dello status, invero incerto, di Ethereum negli USA secondo i canoni di SEC.
Quanto è possibile l’approvazione?
Difficile a dirsi per ora, dato che SEC ha avuto un comportamento erratico anche sugli ETF con Bitcoin come sottostante, confermando una preferenza verso i prodotti basati sui Futures.
A prescindere da quale sarà l’esito di questo prodotto di Valkyrie – le possibilità di rifiuto sono per noi alte – ci sarà comunque l’avvio di discussioni, anche pubbliche, nel nuovo contesto creato da BlackRock e dalla sua richiesta per un ETF Bitcoin Spot, richiesta che almeno secondo gli specialisti ha comunque cambiato lo scenario entro il quale anche SEC è costretta a muoversi.