Come già ampiamente previsto da questa testata, Shibarium è stato presentato ieri, 16 agosto, in occasione della kermesse di Toronto. Un evento atteso da mesi – che nelle ultime giornate di scambi ha anche favorito rialzi importanti per $SHIB e per $BONE e che è stato incontrato, da qualche ora, con uno dei più classici dei sell the news.
L’arrivo del layer 2 di Shiba Inu Coin cambia però – e l’orizzonte da tenere è quello di medio e lungo periodo – completamente le prospettive per questo ecosistema, che ufficialmente cessa di essere quello di un mero meme token.
È da Shibarium infatti che ripartirà o dovrà provare a ripartire Shiba Inu, anche per differenziarsi da progetti certamente meno solidi e che forse non potrebbero neanche immaginare un percorso di sviluppo come quello giustappunto condotto da chi guida il progetto Shiba Inu.
Nonostante il prezzo abbia risposto con un forte ribasso, il 16 agosto sarà una data che troveremo negli annali che conserveranno la storia di Shiba Inu Coin. In questa data infatti è arrivato Shibarium, un layer 2 su rete Ethereum che segnerà il passaggio dell’intero ecosistema ad una nuova fase.
Stiamo lanciando un layer 2 affinché sia da infrastruttura alla prima nazione digitale decentralizzata. È qualcosa di grande.
Così si è espresso Shytoshi Kusama parlando con The Block. Ha anche aggiunto:
Molti nel mondo tech, dentro e fuori dalla blockchain, promettono App per tutto e piena interazione degli utenti con il mondo delle idee, dei beni e dei servizi – e anche altre opportunità. Tuttavia tali promesse devono assolutamente partire tanto dalla community quanto dalla decentralizzazione.
L’ecosistema sarà tra le altre cose incentrato anche su $BONE, token secondario dell’ecosistema e che verrà utilizzato anche per retribuire i validator dell’ecosistema di nuova creazione.
Che è la seconda delle novità che sono state presentate da Shytoshi Kusama e che è considerata pressoché all’unanimità una delle novità più importanti per l’ecosistema di Shiba Inu.
Ci sarà tempo per tornare sul funzionamento di Shibarium e delle altre novità dell’ecosistema. Per ora – come avevamo previsto – si è trattato di uno dei più classici casi di buy the rumors, sell the news, ovvero di quell’andamento di mercato dove alla rivelazione di una notizia positiva ma attesa ci sono più vendite che acquisti, comprimendo così il prezzo.
Non si tratta però – almeno a nostro avviso – di nulla di granché preoccupante. Sono movimenti che erano attesi e che, in aggiunta, sono stati favoriti anche da problemi importanti in termini di prezzo nel settore crypto in generale.
Bitcoin ha infatti perso i 29.000$ e il resto del settore non se la sta passando meglio – una situazione con la quale Shibarium e il sell the news c’entrano poco, pesando importanti preoccupazioni sulla situazione di mercato della Cina e del suo settore immobiliare e finanziario, con preoccupazioni su un eventuale effetto contagio.
Il lancio – come purtroppo spesso accade nel mondo crypto, non è stato perfetto sul piano tecnico. Si sono avuti per qualche tempo problemi di bridging degli asset, con attese piuttosto lunghe per portare a termine le operazioni. Problemi che saranno risolti e che non dovrebbero costituire un problema di medio o lungo periodo.
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