Il giudice federale che presiede la causa tra SEC e Ripple permetterà a SEC di inviare una mozione per appellare alla decisione del giudice Torres. In altre parole, a SEC sarà garantito il diritto di richiedere appello alla decisione che ha dichiarato le vendite secondarie di XRP come non-security.
La decisione del giudice Torres era stata recepita dai mercati come molto positiva non solo per $XRP, ma anche per il resto degli altcoin, molti dei quali finiti all’interno di cause simili. Ora non si ripartirà certo da zero, ma si apre alla possibilità che venga data ragione a SEC.
Una questione che, comunque, per diversi anni non potrà essere chiusa per vie giudiziarie e che non cambia nulla, per il momento, sullo status di Ripple all’interno degli Stati Uniti e delle sue piazze finanziarie.
Se non sai cos’è successo nel processo Ripple e perché è importante, qui trovi il nostro speciale a riguardo.
Il giudice Torres, lo stesso che soltanto poche settimane fa ha dichiarato Ripple non una security, ora apre alla possibilità di un appello da parte di SEC. All’agenzia presieduta da Gary Gensler è stato infatti concesso il diritto a discutere la possibilità di un appello verso almeno una delle decisioni del giudice stesso.
La decisione che potrebbe finire all’interno dell’appello riguarda le vendite di Ripple da parte dell’attuale CEO Brad Garlinghouse e dell’ex dirigente Chris Larsen, vendite che sono avvenute sul mercato secondario e che erano tra quelle considerate security* da parte di SEC.
Una situazione complessa a livello giudiziario e che ha avuto strascichi importanti per quanto riguarda sia il valore di XRP, sia per l’appetibilità dei sistemi legati a Ripple negli Stati Uniti, con il gruppo che ha avuto maggiore fortuna altrove nello stipulare accordi con clienti bancari.
SEC avrà fino a venerdì per inviare la mozione d’appello e da lì poi si avvierà la discussione tra parti e giudice. Si tratterà di un processo, in questa fase, piuttosto rapido, che eventualmente tornerà in tribunale all’interno di una procedura più complessa e più lunga.
Una procedura che nel complesso potrebbe invertire quanto deciso soltanto poche settimane fa dal giudice Torres e che, per questo primo passo, era pressoché scontata.
Ci sarà comunque, come prevedibile, da aspettare i tempi della giustizia, che anche per cause di questo caso sono piuttosto lunghi. E con un esito piuttosto incerto.
Alla diffusione della notizia XRP ha accusato il colpo all’interno di una giornata comunque molto negativa per il mondo crypto e Bitcoin, con il re del mercato che ha perso quota e il livello simbolico dei 26.000$ per poi recuperarlo.
La palla ora passerà prima agli avvocati che difendono gli interessi di SEC, poi al giudice – con una delle due vie che partono da questo incrocio che conducono ad altri problemi per XRP e con l’altra che invece potrà confermare quanto deciso poche settimane fa.
Per ora una non-questione – che però sarà bene tenere in considerazione soprattutto da parte di chi investe su XRP con orizzonti di medio e lungo periodo.
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