Tornano all’assalto i più importanti gestori di ETF al mondo, proprio nel settore crypto. A tornare in scena sono 21Shares e ARK, che congiuntamente hanno avanzato una richiesta per l’approvazione di un veicolo di investimento che includerà Bitcoin e Ethereum. Non sarà un prodotto spot, ma replicherà il prezzo dei futures quotati al CME di Chicago.
Si tratta dell’ennesimo prodotto misto proposto negli USA che cerca di sfruttare l’onda innescata da BlackRock. Questo ha certamente aumentato le pressioni a carico della SEC, l’ente che si occupa di vigilanza sui mercati finanziari degli Stati Uniti, tradizionalmente avverso al mondo crypto.
Tuttavia, per i prodotti basati sui futures, la questione dovrebbe e potrebbe essere più semplice, per quanto un prodotto che include Ethereum rappresenterebbe una prima volta per il sistema finanziario americano. Non è chiaro, al momento, quali siano le possibilità di approvazione di un prodotto del genere.
Ora a scendere in campo sono due società che hanno già collaborato nella ricerca di approvazione di un ETF su Bitcoin Spot, sebbene tale prodotto non sia stato ancora approvato. Parliamo di 21Shares e ARK, società di una certa rilevanza nel mondo finanziario e che da tempo sono versate anche nel mondo crypto.
Il prodotto sarà misto e replicherà tanto i futures su Bitcoin quanto quelli su Ethereum, in un prodotto che non è il primo del genere a cercare approvazione.
In aggiunta, anche società come Valkyrie hanno richiesto l’approvazione di prodotti che includono Ethereum, segno che almeno nelle intenzioni dei gestori l’aria nel mondo crypto+SEC potrebbe essere cambiata. L’atmosfera è cambiata da quando è entrata nel settore BlackRock con la richiesta di approvazione di un ETF su Bitcoin Spot.
Non sarà un prodotto di investimento diretto, ma in realtà replicherà il prezzo dei futures su Ethereum e Bitcoin così come quotati al Chicago Mercantile Exchange, la più importante piazza per i derivati su scala mondiale.
Anche in caso di approvazione di questo prodotto, gli effetti sul prezzo di $ETH e $BTC dovrebbero pertanto essere piuttosto limitati. Potrebbe comunque trattarsi di un buon segnale per l’intero settore, in particolare se la SEC dovesse approvare per la prima volta un veicolo che permette di investire su Ethereum, seppur indirettamente.
Continua quella che non abbiamo difficoltà a chiamare la stagione degli ETF, una stagione scandita da decine di richieste di nuovi prodotti crypto sulle borse USA, sempre in attesa che la SEC cambi radicalmente posizione su almeno alcune tipologie di prodotti.
Secondo gli ottimisti, le approvazioni potrebbero arrivare a breve. Per i meno ottimisti, potrebbe essere necessario un cambio al vertice della SEC, previsto comunque dopo le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
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