Ancora buone notizie quelle che arrivano da Hong Kong. Il gruppo svizzero SEBA, che gestisce una delle più importanti banche crypto al mondo, ha infatti ottenuto licenza preliminare per operare a Hong Kong, città-stato che sta provando a diventare una delle culle globali dei business legati al mondo crypto.
La licenza preliminare permetterà al gruppo – in attesa di quella definitiva – di operare nella regione e di offrire dei servizi di investimento ai propri clienti. Una licenza pertanto pienamente operativa e che, per SEBA, avvia le danze a Hong Kong.
In molti ritengono che sarà questa l’area del mondo che farà da traino per la prossima Bull Run. Ne abbiamo parlato – tra miti e questioni invece più concrete – in un recente numero del nostro Magazine – analizzando le prospettive tanto per quanto riguarda Hong Kong, quanto per il mondo crypto in generale.
SEBA è uno dei nomi più noti del mondo crypto, in quanto banca svizzera e istituto finanziario che opera nel settore Bitcoin e crypto. Il gruppo ha confermato poche ore fa di aver ottenuto una licenza a Hong Kong, di tipo preliminare in attesa di quella definitiva. Con tale licenza il gruppo potrà comunque operare nel paese senza limitazioni.
Riteniamo che Hong Kong abbia un grande potenziale nel diventare un leader globale del settore cripto e non vediamo l’ora di contribuire a questa traiettoria.
Questo il messaggio di Amy Yu, che per SEBA gestisce l’area dell’Asia Pacifico. Tutto questo mentre il gruppo ha annunciato di attendersi l’ottenimento della licenza completa entro la fine dell’anno.
SEBA ha inoltre confermato l’interesse ad espandersi anche a Singapore – altra importante giurisdizione per il mondo crypto, tra le poche nell’area ad offrire un framework legale chiaro e entro il quale muoversi con una certa sicurezza.
Per quanto siano diverse le notizie positive che arrivano da Hong Kong, ci sono ancora degli ostacoli allo sviluppo di un mercato crypto florido, a partire dall’ostilità che le banche hanno mostrato nei confronti degli operatori crypto. Ostilità che ha portato le autorità finanziarie di Hong Kong ad intervenire per spingere ad una maggiore collaborazione.
Nel frattempo le analisi diffuse da diverse testate non sembrano raccontare la verità. La Cina Mainland non è ancora coinvolta in questa processo, per quanto in molti si affannino a scrivere altro.
Rimane il fatto che diversi grandi gruppi si stanno muovendo a Hong Kong per il settore crypto e che presto arriveranno altri annunci del genere. Non è detto che sarà da qui che si partirà per la prossima bull run, ma rimarrà comunque un mercato da seguire molto da vicino.
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