Arrivano i pezzi grossi. SWIFT, il network di messaggistica che permette ai soldi di spostarsi nel mondo – dato che è quello più utilizzato dalle banche in ogni parte del mondo – ha portato a termine con successo un esperimento insieme a Chainlink, per un punto di accesso unico a diverse tecnologie e reti blockchain.
Un esperimento che in realtà era stato già annunciato tempo fa – con SWIFT che oggi, tramite comunicato stampa, conferma la riuscita dello stesso, insieme alla partecipazione di diversi dei più grandi gruppi bancari al mondo. Il tutto su testnet Sepolia – trattandosi di un esperimento – la rete di test in ambiente Ethereum.
Una buona notizia per $LINK di Chainlink, che però non ha ancora riscosso il successo meritato sui mercati, complice una sessione pomeridiana di giovedì non esattamente al top per l’intero comparto. Si tratta tuttavia di una notizia molto importante, e che andrà analizzata per capire anche il ruolo di Chainlink.
Chainlink ha lanciato ormai da qualche tempo il suo protocollo CCIP – Cross-Chain Interoperability Protocol – che permette per l’appunto di avere un hub in grado di comunicare con diverse blockchain. Niente di nuovo, diranno i più cinici, anche se questa volta – almeno a nostro avviso – c’è davvero qualcosa di cui discutere.
Sì, perché tale protocollo è stato testato in anteprima da SWIFT – che lo ha utilizzato per un test che ha coinvolto anche diverse delle principali banche mondiali, tra le quali BNY Mellon, BNP Paribas, Lloyds e anche Citi, New Zealand Banking Group e Euroclear. Nel complesso il gotha del settore bancario mondiale – che ha appunto partecipato ad un esperimento che ha permesso di testare le tecnologie offerte da Chainlink.
SWIFT ha dimostrato con successo che può offrire un singolo punto d’accesso a network molteplici utilizzando un’infrastruttura già esistente e sicura, riducendo i costi operativi e gli investimenti richiesti per supportare lo sviluppo di asset tokenizzati.
Si tratta dunque di un esperimento in uno dei comparti più caldi dell’intero mondo crypto, ovvero quello della tokenizzazione degli asset, ovvero della trasformazione in token crypto degli asset che vengono in genere scambiati sui mercati tradizionali. Un comparto che fa gola a molti, con diversi network su blockchain che offrono già infrastrutture pienamente operative per questo tipo di attività.
Swift si è detta più che soddisfatta del test – al quale con ogni probabilità seguiranno anche alti test con altri istituti, proprio al fine di sviluppare le potenzialità della blockchain in ambito scambio di asset.
L’interoperabilità è al centro di tutto quello che facciamo da SWIFT per facilitare lo scambio senza intoppi di valore in tutto il mondo, anche di fronte ad una frammentazione crescente.
Questo è il commento di Tom Zschach, che si occupa per Swift della divisione innovazione. Vedremo se Chainlink riuscirà a maturare anche degli spunti in termini di prezzo in seguito a questa notizia.
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