Nelle scorse settimane l’asso brasiliano del calcio Ronaldinho – che in Italia aveva anche militato per il Milan – era stato coinvolto in uno strano caso di scam a tema crypto, per il quale sarebbe anche dovuto comparire in tribunale. Ora l’ex top player affida davanti ad un’audizione delle autorità pubbliche la sua difesa, negando qualunque tipo di coinvolgimento in una truffa che ha fruttato, agli organizzatori, oltre 60 milioni di dollari.
Uno schema piramidale come tanti che purtroppo continuano ad affollare non solo il mondo crypto, ma anche nel settore della finanza classica. Lo schema in questione prometteva ritorni del 2% giornalieri – quantità di ritorni che avrebbe dovuto destare più di qualche sospetto da parte dei sottoscrittori.
Lo stesso schema utilizzava il nome di Ronaldinho – cosa per la quale però Ronaldinho non avrebbe mai concesso autorizzazione né recepito un compenso. Cosa che, se confermata, dovrebbe scagionare completamente l’eccentrico ex-giocatore che ha calcato i migliori campi europei.
Ronaldinho sarebbe un’altra vittima
Ronaldinho sarebbe pertanto un’altra vittima di uno dei tanti schemi Ponzi e piramidali che talvolta utilizzano la popolarità di Bitcoin e delle criptovalute per attirare dei poveri sprovveduti, che si lasciano ingolosire da ritorni decisamente fuori mercato. In questo caso si trattava della promessa di guadagni superiori al 2% giorno per giorno, senza tenere conto dell’interesse composto. Cifre da capogiro, che avrebbero fruttato agli organizzatori somme superiori ai 60 milioni di dollari, che le procure starebbero cercando di recuperare.
A rendere molto popolare lo scam è stato l’utilizzo del nome di Ronaldinho, che però secondo quanto riportato dallo stesso giocatore senza richiederne autorizzazione e senza corrispondere un compenso. Se questo fosse il caso, pertanto, ci si troverebbe davanti ad un abuso del quale Ronaldinho stesso è vittima. Situazione che si era complicata in quanto le testate locali avevano riportato l’assenza al dibattimento dello stesso campione.
Ora, davanti alla relativa commissione di inchiesta – il caso ha assunto proporzioni importanti in Brasile – Ronaldinho sembrerebbe però essere in grado di chiarire la sua posizione e di liberarsi da accuse tanto infamanti.
Il caso del materiale promozionale
Durante l’audizione Ronaldinho ha avuto anche la possibilità di chiarire la propria posizione riguardo merchandising con il suo volto che è stato utilizzato per le stesse campagne promozionali.
Ronaldinho ha affermato di aver siglato un accordo con una società, 18k Watches, accordo che poi però è stato sospeso già nell’ottobre 2022. E senza che ci fossero autorizzazioni di sorta per l’utilizzo della sua immagine per programmi di investimento.
Finito il mistero?
Il mistero si era infittito qualche giorno fa, dopo che Ronaldinho non aveva partecipato alle prime due audizioni delle commissione di inchiesta. Ronaldinho ha affermato che ad impedirne la partecipazione sono state le avverse condizioni meteo.
Le indagini proseguiranno, dato che nello scam sarebbero coinvolte ben 11 società – con l’interesse di CVM e del parlamento brasiliano che andrà ben oltre l’eventuale coinvolgimento di Ronaldinho.