Visa ha allargato il suo programma di settlement agli stablecoin su reti Ethereum e Solana, secondo un recente comunicato del gigante dei pagamenti elettronici. Sempre secondo quanto è stato riportato da Visa, entrambi i network sarebbero stati già utilizzati per movimentare milioni di dollari in USDC tramite la rete VisaNet.
Un passo in avanti importante per l’adozione di questi due network anche nel settore dei pagamenti classici, per quanto digitali, con uno dei più grandi gruppi al mondo di questo comparto che a quanto pare – e in contrasto con quanto scritto da diversi grandi giornali – non ha alcuna intenzione di abbandonare il settore crypto.
Letture che forse non avrebbero mai dovuto raggiungere testate così prestigiose. Perché poi, come sempre accade, arrivano i fatti a smentire certe ricostruzioni fantasiose da parte dei nemici, dichiarati e non, del mondo crypto.
Si allarga il programma di Visa che offre settlement per i pagamenti su reti Ethereum e Solana utilizzando USDC. E il programma – in fase di test – avrebbe contribuito al settlement di milioni di dollari tramite VisaNet. Programma che dunque ora entra nel vivo, legando ancora di più i destini del mondo dei pagamenti e di USDC, stablecoin legato al Dollaro USA.
Tutto questo durante live pilot, come li ha chiamati la società, che hanno visto il coinvolgimento diretto di partner di Visa.
Sfruttando stablecoin come USDC e network globali come Solana e Ethereum, stiamo migliorando la velocità dei settlement cross-border, offrendo un’opzione moderna ai nostri clienti per inviare e ricevere fondi dalla tesoreria di Visa.
Questo il commento di Cuy Sheffield, che da Visa occupa il ruolo di Capo della divisione Crypto. Il programma ha visto la partecipazione in qualità di partner di Nuvei e Worldpay, che offrono già merchant in diversi settori economici. Dopo questa fase live, i merchant potranno anche accettare pagamenti in USDC su questi due network.
Soltanto poche settimane fa Reuters riportò allarmata l’abbandono del settore crypto da parte di Visa e Mastercard, in seguito alle incertezze innescate dal fallimento di FTX. Noi ci eravamo preoccupati di sbugiardare quanto affermato dalla popolare agenzia stampa, con i fatti che ci davano ragione allora e che tornano a farlo anche oggi.
Quando si parla e si legge di crypto, purtroppo, non è il caso di fidarsi di chi sembra seguire agenzie a orologeria spesso tese a infangare il comparto.
Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi assisteremo ad altri progetti che sanciranno il nuovo corso del mondo crypto, almeno in termini di adozione per tramite dei più grandi servizi di pagamento.
Soltanto qualche giorno fa PayPal ha presentato il suo stablecoin – segno che c’è molto che bolle in pentola nel settore e che al contrario di quanto si racconta in TV, siamo più vivi che mai. E che per uccidere il comparto servirà qualcosa di più importante del fallimento di FTX.
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