Gli avvocati di Grayscale, che seguono il gruppo per la causa contro SEC e per il tentativo di conversione del Trust Bitcoin in un ETF Spot hanno annunciato di aver richiesto all’agenzia di approvare la conversione nel più breve tempo possibile.
Si tratta di una mossa forse scontata dopo la vittoria conseguita da Grayscale in tribunale, ma che al tempo stesso aumenta la pressione alla quale è sottoposta SEC in una questione, quella degli ETF, che si sta facendo sempre più complicata per l’agenzia guidata da Gary Gensler, non solo per le pronunce giudiziali, ma anche con l’arrivo di gestori di chiaro potere politico, come ad esempio BlackRock.
La questione ETF rimane di enorme importanza – come abbiamo evidenziato nella nostra intervista esclusiva a Eric Balchunas di Bloomberg – intervista all’interno della quale vengono spiegati in dettaglio gli aspetti di questo veicolo di investimento e le conseguenze che l’approvazione degli ETF potrebbe avere sul prezzo di $BTC.
Ancora pressioni per SEC, che questa volta arrivano da Grayscale, società che gestisce il più importante trust su Bitcoin, con un portafoglio di oltre 630.000 BTC. Un trust per il quale Grayscale ha chiesto la conversione in ETF – che aiuterebbe anche il conglomerato che controlla Grayscale (del quale parleremo più avanti) – conversione che si è vista rifiutare con motivazioni che le corti hanno ritenuto poco credibili.
SEC ha infatti indicato timori per la manipolazione del mercato spot, mentre i prodotti sui futures sono già stati approvati da tempo, cosa che non ha convinto i giudici che hanno imposto a SEC di riconsiderare il diniego.
Con queste premesse era più che lecito aspettarsi l’arrivo di ulteriori pressioni da parte degli avvocati di Grayscale. Pressioni che secondo quanto riportato da Reuters sono puntualmente arrivate. Gli avvocati hanno infatti richiesto l’immediata conversione del trust in ETF, cosa che mette SEC in una posizione ancora più complicata.
Che tipo di complicazioni? Ci sono altri 11 ETF che attendono approvazione – e che SEC dovrebbe approvare all’unisono al fine di non garantire vantaggi ingiusti a questo o quel gestore. E tutto questo è avvenuto a pochi giorni dal rinvio da parte di SEC delle questioni di cui sopra. Rinvio che sposterà a metà ottobre le decisioni, a patto che non ci sia un altro rinvio.
Forse no, ma si tratta comunque di una decisione di grande importanza per quanto riguarda le sostanze patrimoniali di Digital Currency Group, che ha in cassa una grande quantità di quote del fondo stesso. Questo in seguito a acquisti passati a tutela del valore delle quote stesse rispetto al sottostante in Bitcoin.
Ora questo gap tra valore delle quote e sottostante, complice anche la questione ETF, si è progressivamente ridotta. Una conversione in ETF con ogni probabilità riporterebbe quote e NAV in perfetto allineamento. E consentirebbe a DCG di recuperare una quantità importante di capitale.
Grayscale contro SEC, pertanto, sarà una questione che prescinderà dalla mera, seppur importante, questione ETF in senso stretto.
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