Ancora un’ottima notizia per Solana, che soltanto ieri aveva celebrato l’apertura di Visa al suo network per il settlement di stablecoin. Oggi la Solana Foundation ha annunciato una partnership con la prestigiosa Hong Kong University of Science and Technology – e in particolare con il Crypto Fintech Lab che trova ospitalità presso l’ateneo.
Si tratta di una collaborazione di alto profilo per Solana, che arriva al termine di un percorso piuttosto duro, all’interno di un più generale bear market, per Solana, dopo le preoccupazioni condivise anche dalla dirigenza per la sua sopravvivenza nel mondo crypto post-FTX, con l’exchange di SBF che era tra i principali finanziatori dell’ecosistema.
Solana continua così la sua rincorsa ai piani alti del mondo crypto – rincorsa che dovrà passare necessariamente anche per collaborazioni dal peso specifico importante come quella di cui vi parliamo oggi. Che siano i primi segnali della fine del bear market?
La collaborazione – i cui dettagli sono però ancora top secret – riguarda da un lato la Solana Foundation, dall’altro una delle università più prestigiose del mondo, la Hong Kong University of Science and Technology, università che è tra le prime 30 per il tasso di impiego dei suoi laureati. La collaborazione sarà nello specifico con il Crypto Fintech Lab, così come riportato dall’account in lingua cinese della fondazione su Twitter.
Un lab, sempre secondo il messaggio diffuso da Solana, che è tra quelli che crescono più rapidamente in Asia, continente che comunque ha un rapporto già molto particolare con il mondo crypto.
La notizia sembrerebbe anche aggiungersi ad una narrativa incentrata sull’Asia – con Hong Kong che si è candidata alla guida di un’area geografica dove le spinte pro-crypto sono già molto interessanti.
Non è chiaro per il momento cosa ci sarà nell’accordo. Quello che sappiamo – e che arriva ancora una volta dalla Solana Foundation – è che ci sarà il finanziamento diretto di alcuni progetti innovativi degli studenti, per modalità che però non sono ancora note.
Si tratta di una partnership di alto se non altissimo profilo per Solana, che così sbarca anche all’interno del mondo accademico di maggiore spessore.
Soltanto ieri è arrivata la notizia dell’utilizzo, da parte di Visa, del network di Solana per un progetto di settlement di crediti e debiti che utilizza gli stablecoin insieme a Ethereum.
Un altro passo in avanti importante per un ecosistema che è stato tra quelli più duramente colpiti dal recente bear market, complici legami molto stretti con Sam Bankman-Fried e con FTX – exchange fallito e per il quale a breve si aprirà il processo.
Solana sembrerebbe aver superato a pieni voti il periodo più complesso della sua breve vita. E chissà che non sia proprio questo il punto dal quale ripartire per una nuova stagione, possibilmente rialzista.
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